SCARLATTI / ALL SONATAS

Sandro Ivo Bartoli plays Domenico Scarlatti's Sonata in D major K. 119.
00:10 Introduction
02:03 Sonata
Sandro dice:
Cari amici buongiorno,
Nel meraviglioso mondo di Domenico Scarlatti, quando i musicisti o gli appassionati conversano a proposito del loro amato e mercuriale Maestro, vi sono dei numeri la cui mera menzione genera sentimenti di stupore, sorpresa, ammirazione, e, più spesso che no, terrore. Uno di questi numeri è il 119, riferito alla grande Sonata in Re maggiore K. 119 che presenteremo oggi. La partitura di questa Sonata somiglia più agli scarabocchi di un pazzo che ad un pezzo di musica. Chi di voi segue questo programma sa che, spesso, mi piace sottolineare certi aspetti tecnici di ogni Sonata. Oggi si fa presto, perchè in questa c'è di tutto! Entro la quinta battuta la mano destra deve prodursi in un salto mozzafiato, e poi la musica si lancia in una folle Jota, dove ancora la mano destra contribuisce alla melodia con il primo dito, mentre le dita più deboli punteggiano il ritmo: una scrittura a dir poco scomoda. Poi s'incontra una piccola cadenza, dopo la quale si presenta un episodio più lirico e qui Domenico pare ossessionato dal desiderio di spremere ogni goccia di suono dal suo strumento: scrive accordi immensi e dissonanti, molto drammatici e scioccanti. Quando questi accordi ritornano nella seconda parte della Sonata, sono composti da undici note. Ma noialtri, com'è noto, abbiamo solo dieci dita... Poi ci sono degli incroci di mano pazzeschi, con grandi distanze da coprire sull'intera tastiera con entrambe le mani, e tutto ciò accade nell'ambito di un pezzo di musica fantastico. Questa è una delle grandi Sonate, estreme e fiammeggianti, dell'immenso Domenico Scarlatti.
Buon ascolto.