Ieri, Oggi e Domani - "Ten a panz"

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Film a episodi in cui De Sica, valendosi di tre eminenti autori (De Filippo, Moravia e Zavattini), ritrae la donna secondo tre diverse tipologie, incarnate dalla sua “musa”: Sophia Loren.
La critica straniera fu prodiga di lodi, infatti il film vinse il premio Oscar 1964 come miglior film straniero; da noi invece i pareri furono abbastanza discordanti.

Questo spezzone di quattro minuti è estrapolato dal primo episodio, "Adelina", ispirato a un fatto realmente accaduto a Napoli e scritto da Eduardo De Filippo (l’ispirazione nasce dalla storia vera della contrabbandiera napoletana Concetta Muccardi, che per non andare in carcere ebbe ben diciannove gravidanze).
Adelina è un’umile venditrice di sigarette di contrabbando che, per sfuggire alla galera, si fa periodicamente ingravidare dal marito (un fantastico Marcello Mastroianni). Ma all’ottava impresa, quest’ultimo, ormai sfinito, non riuscirà a fecondare Adelina che, di conseguenza, verrà incarcerata.

Il film è presentato dal regista De Sica con una vena ironica fin troppo evidente: l’arte di arrangiarsi dell'amico di famiglia (Aldo Giuffrè) sempre pronto a trovare un lavoro "stagionale" ( venditore di ciliegie a maggio, castagne in ottobre), i guaglioncelli che in fila inneggiano alle gravidanze di Adelina.
La macchina da presa di De Sica è sempre in movimento, spesso con lunghe carrellate che seguono i personaggi in pianisequenza memorabili;

Il nostro spezzone si apre con la scena in cui M. Mastroianni e A. Giuffrè sono alle prese con la domestica dell’avvocato Verace(Agostino Salvietti). Gli interni di questa scena vennero girati in Corso Giuseppe Garibaldi a Napoli all’altezza di Portanolana (visibile nell’inquadratura) mentre la facciata del palazzo dell’avvocato è Villa Signorini a Corso Resina angolo via Roma a Ercolano (NA).
Dopo aver saputo la felice notizia dall’avvocato, la scena si sposta nei pressi della facciata della Chiesa di San Severo inquadrata da Piazzetta San Severo a Capodimonte.
Da qui parte la voce che Adelina non andrà in prigione perché è incinta “ten a panz”, ritornello che un gruppo di bambini griderà scendendo la Salita dei Cinesi (già vista ne “L’Oro di Napoli”) fino ad arrivare a via Marina.
La scena si sposta di nuovo sulla Salita dei Cinesi, questa volta è Sophia Loren a percorrerla fino ad arrivare alla scalinatella che incrocia via Giuseppe Piazzi con Vicolo dei miracoli.

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