Il PASSAGGIO AL TRIFASE spiegato semplicemente

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Il PASSAGGIO AL TRIFASE spiegato semplicemente

Partiamo da una premessa: qual è la differenza tra kW e kW/h?

Il kW è l’unità di misura della potenza, l’unità di misura istantanea e la possiamo paragonare alla velocità, è un valore istantaneo.

Il kW/h è l’energia, è un’unità di misura quantitativa. È un valore che si aggiorna ed è sommativo. Se consumo 3 kW per 3 ore, ho consumato 9 kW/h di energia. È un valore scollegato dal tempo ed è fondamentale per capire se bisogna passare al trifase.

Per come funziona l’impianto domestico di casa mi devo concentrare però sulla potenza, la quantità sommativa va presa in considerazione più per una questione economica.

Come funziona l’impianto elettrico di casa tua?

Ogni casa ha le sue variabili ovviamente, ma il 90% delle abitazioni italiane sono monofase e hanno un contatore che va ad alimentare tutta casa in generale da 3 kW.

Ovviamente un’abitazione può consumare tanta o poca energia a seconda di quanti elettrodomestici fa andare.

Il 3 kW che va a definire la potenza contrattuale del contatore, è la potenza istantanea. Ci puoi sopravvivere tranquillamente ma se accendi tanti elettrodomestici questo salta e rimani al buio.

Ovviamente puoi aumentare la disponibilità del contatore, è un servizio che però ha un costo perché chiedi al fornitore una maggiore disponibilità.

È bene dunque capire quando e se ha senso passare al trifase.

Facciamo un esempio.

Lavatrice, forno, asciugatrice sono elettrodomestici che non essendo contemporaneamente accesi possono anche non creare problemi se non li uso insieme.

Altri assorbimenti come modem o frigorifero invece consumano tutto il tempo, sono consumi standard.

Ipotizzando dunque 500 watt di consumi standard, se io ho il contatore da 3 kW mi rimangono 2.5 kW.

Se faccio andare il forno che ne consuma 2 kW mi rimangono 500 Watt e se attivo anche la lavastoviglie da 2 kW vado a sforare ovviamente e salta il contatore.

In tutto questo, se il nostro obbiettivo è una Casa Zerø Gas, dobbiamo aggiungere pompa di calore e piastra ad induzione, che sono impianti che non puoi programmare con precisione.

Per di più, il consumo di una pompa di calore in periodo invernale è importante.

Quando fa tanto tanto freddo, se prendiamo una Pompa di Calore da 9 kW ed ipotizziamo che il suo COP sia di 3, consuma 3 kW di assorbimento istantaneo. Quindi è impossibile con 3 kW di contatore gestire una casa totalmente elettrica.

Posso chiedere al gestore un contatore di 6 kW e in questo modo me ne rimarrebbero 3 a disposizione.

Ovviamente la Pompa di Calore non consuma sempre 3 kW.

Se però ho una PDC da 15 kW con COP di 3 avremo un assorbimento di 5 kW e in questo caso anche un contatore da 6 kW non sarebbe sufficiente.

Ed è proprio qui che parliamo di trifase ed è una modifica importante dell’impianto elettrico.

Sopra i 6 kW è necessario redigere un progetto elettrico da parte di un perito/ingegnere che ovviamente ha un costo.

Come puoi capire se devi passare al trifase o meno?

Vai a guardare l’assorbimento massimo della pompa di calore nelle zone critiche e vai a sommare gli assorbimenti di frigo, freezer e elettrodomestici che rimangono sempre accesi.

Questi sono quelli principali, poi valuterai il tutto in base alle tue esigenze.

Ma qual è un’altra motivazione?

L’impianto fotovoltaico.

D’inverno il fotovoltaico non offre molta energia e alle 6 di sera, quando hai piastre ad induzione accesa e la Pompa di Calore ha assorbimenti importanti, non avrai un supporto dal fotovoltaico.

L’inverter poi fino a 6 kW lavora in monofase, sopra questo valore lavora in trifase quindi è importante che comunichi nella maniera corretta.

Se fai un impianto fotovoltaico da 15 kW trifase e la tua abitazione è monofase perdi 2/3 delle potenzialità dell’impianto.

Come si può evitare il passaggio al trifase?

La prima strategia è di forzare gli assorbimenti della pompa di calore di giorno.
Magari al pomeriggio nessuno è in casa e con determinati sistemi si può forzare la Pompa di Calore in modo che vada a consumare di più con l’obbiettivo di non farla lavorare troppo di sera.

La seconda strategia legata alle batterie d’accumulo. Se io ho una batteria d’accumulo Tesla per esempio e questa batteria è carica, essa può erogare fino a 5 kW istantaneamente.

SCALETTA:

0:00 Se vuoi una casa Zerø Gas ti serve il trifase...forse...
1:30 Differenza tra kW e kWh
4:19 Come funziona il mio impianto elettrico Perché il contatore "salta"?
8:39 Quando aumentare la potenza del contatore?
14:00 Quando serve il trifase?
18:05 Trifase ed impianto fotovoltaico. Che si fa?
20:32 Due strategie per NON passare al trifase
25:06 Riepilogo: i 3 casi in cui serve il trifase

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