IL GUERRIERO MI PARE STRANO 4K FILM COMPLETO

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COMUNICATO STAMPA 4/11/2024
Successo per la divulgazione gratuita del film "Il guerriero mi pare strano": oltre 6000 visualizzazioni in una settimana.

Il regista del film Alessio Consorte, ha dichiarato: "In tanti mi hanno chiesto di poter continuare a guardare e studiare questo lavoro. Perciò, ho deciso di lasciare il film definitivamente a disposizione di tutti." Questa scelta si allinea con l'impegno del regista di promuovere la cultura e la conoscenza storica, rendendo accessibili contenuti di qualità a un pubblico sempre più vasto.

A sostenere l’importanza del documentario è intervenuto anche Rocco Mazzeo, luminare e professore all’Università di Bologna, noto per la sua lunga carriera nella conservazione e nel restauro dei beni culturali, sia a livello nazionale che internazionale, collaborando con le più importanti istituzioni del settore, dal Ministero dei Beni Culturali italiano fino all’UNESCO.

Mazzeo ha affermato: "In questo documentario, ricerca documentaria, studi iconografici e indagini scientifiche sono ben presentate." La sua approvazione testimonia la validità e l’accuratezza del lavoro svolto, conferendo ulteriore valore all’iniziativa.

Intanto, Consorte rilancia pubblicando una foto del guerriero, precisamente nella zona dell'epigrafe, dove la stesura di bianco di gesso si estende leggermente sul punto di rottura della statua. In un'altra area, sempre nel punto di rottura, la scolatura del bianco è piuttosto evidente. Secondo il regista, infatti, i punti di rottura sarebbero stati indotti dopo che la statua è stata scolpita e successivamente cotta al forno, per creare una finta patina per poi essere dipinta.
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COMUNICATO STAMPA 19/10/2024
Il film inchiesta documentario più controverso dell'anno finalmente online!

Il 21 ottobre, dalle 18:00 alle 22:00, il pubblico avrà l'opportunità di assistere a tre proiezioni evento del documentario “Il Guerriero mi pare strano”, direttamente sui canali social o semplicemente cercando su YouTube “il Guerriero mi pare strano”, a titolo gratuito.

“Dalle diffide della Soprintendenza ai ricorsi al TAR, dalle polemiche aspre e talvolta diffamatorie sui social alla 'sfida' con il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, è finalmente arrivato il giorno di svelare il film," ha dichiarato il regista Alessio Consorte.

“Ad oggi, il Ministero non possiede dati certi che possano smentire la mia tesi. Anzi, poche fotocopie datate lo affermano in maniera inequivocabile: si tratta di un falso storico. Ho assistito personalmente al convegno scientifico promosso dalla DRM Abruzzo e dalla Soprintendenza per i novant’anni dalla scoperta delle statue di Capestrano, ma non hanno mostrato nessun dato scientifico che possa mettere in difficoltà le mie affermazioni e garantire definitivamente l’autenticità delle opere in discussione. Eppure, hanno promosso l’incontro come ‘convegno scientifico’. Forse sarebbe stato più corretto definirlo un ‘convegno storico’” - dichiara -, il Regista.

Consorte, già noto per il successo di “Decumano Maximo”, offre così un’occasione imperdibile di visione. Tre anni fa, il 21 ottobre 2021, “Decumano Maximo” debuttava al Cinema Massimo di Pescara, ottenendo un grande riscontro di critica e pubblico nelle sale italiane, ottenendo il favore del pubblico e della stampa. Questo documentario ha riportato alla luce la storia e le tradizioni dei popoli italici appenninici, risvegliando l’interesse per un patrimonio storico culturale trascurato. Ha avuto un successo anche su piattaforma streaming sul noto portale Nexo Digital. Quest’anno grazie al CSV Abruzzo Decumano Maximo è stato proiettato a titolo gratuito nelle scuole del centro Italia all’interno del progetto Scuola&Volontariato.

Da ormai tre anni, Consorte affronta un tema ancora più complesso: l'autenticità del Guerriero di Capestrano. Secondo il regista, si tratta di un'opera realizzata nel 1934 per il premio di rinvenimento, in collaborazione con alti funzionari del Partito Fascista. "Non è stato semplice girarlo," spiega Consorte. "Mi cacciavano dagli studi e avevo contro tutti i ricercatori nazionali e internazionali. Quando sentivano che avrei raccontato la non autenticità delle statue, si abbassava il sipario."

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