Sei anziani morti nella “Casa dei Coniugi”, nuovo esperimento giudiziale

Nella notte tra il 6 e 7 luglio dello scorso anno nella RSA “Casa dei Coniugi”, in Via dei Cinquecento, a Milano morirono sei anziani ospiti della struttura a causa di un incendio. Nei giorni scorsi la Procura di Milano, che indaga sulle cause del rogo e per accertare le eventuali responsabilità, ha deciso che sarà effettuato un nuovo ulteriore “esperimento giudiziale” relativo alla mancanza di sistemi antincendio e, sull'assenza di un impianto funzionante di rilevazione dei fumi. L’inchiesta è seguita dal pool guidato dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano che ha affidato il compito all'ingegnere Davide Luraschi, docente del Politecnico ed esperto nella sicurezza antincendi. In un primo “esperimento giudiziale” gli esperti avevano stabilito che fu la cenere della sigaretta che stava fumando un’anziana a scatenare il rogo, quando essa entrò a contatto con l'ossigeno della mascherina usata dalla signora e tenuta abbassata, il nuovo accertamento dovrà servire a quantificare in quanto tempo il fumo invase le altre stanze. Attualmente sono sei le persone iscritte nel registro degli indagati, tra cui i vertici della cooperativa Proges di Parma che gestiva il sito di proprietà del Comune, la direttrice della struttura di via dei Cinquecento, il direttore del Welfare del Comune di Milano e il responsabile dell'area residenzialità, anziani e persone con disabilità del Comune.