Elettrolisi - Come costruire un Generatore di Idrogeno ad alto rendimento

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Come costruire un generatore di idrogeno ad elevate prestazioni? Nulla di complicato, la costruzione del mio generatore di idrogeno ad alto rendimento si è basata sulla legge di Faraday!
In realtà più che "generatore di idrogeno" sarebbe corretto dire Voltametro in quanto non viene prodotto solo idrogeno ma anche ossigeno che, mescolati insieme formano quello che è chiamato "gas di Brown".
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0:33 Cosa è l'elettrolisi?
1:28 La legge di faraday per aumentarne la resa.
3:00 Descrizione costruttiva "fai da te" del generatore di idrogeno.
5:35 Test di funzionamento e misura della portata di gas.
9:37 Esplosione bottiglia riempita di idrogeno + ossigeno.


Il voltametro in questione è realizzato impiegando un grosso barattolo in vetro (dei cetrioli Zuccato) il cui coperchio è stato forato e sigillato impiegando 2 cerchi in plexiglass su cui sono montati 2 pressacavi per il passaggio dei cavi per l'alimentazione della cella, ed un raccordo idraulico per il prelievo del gas prodotto: miscela di idrogeno e ossigeno chiamata appunto "gas di Brown".

Come massimizzare il rendimento?
La legge di Faraday enuncia che la velocità di produzione di gas è proporzionale alla corrente che attraversa la soluzione elettrolitica, indipendentemente dalla tensione applicata. Quindi resa massima significa, a parità di corrente, potenza assorbita più bassa possibile. Ciò significa applicare la tensione più bassa possibile determinante tale corrente, possibile se la resistenza elettrica vista ai capi degli elettrodi è minima.

Come minimizzare tale resistenza?
Aumentando la superficie degli elettrodi, riducendone la distanza e aumentando la conducibiità elettrica dell'acqua, tramite aggiunta di una sostanza idonea (vedi sotto).

La cella in questione consiste in un blocco di 19 lamierini in acciaio inox (100x50x0.6mm) disposti in fila e alimentati con polarità alternate, in modo da massimizzare la superficie di contatto su cui avviene l'elettrolisi e contemporaneamente contenere le dimensioni.

Perché alimentare tutti i lamierini e non solo quelli estremi?
Ho notato che in molti video sull'elettrolisi si adotta la soluzione di alimentare solo i lamierini alle estremità, lasciando quelli in mezzo "passivi". In tal caso ho notato che è come avere solo 2 lamierini distanti, mentre gli altri non fanno nulla.
Ciascun lamierino è fissato a 2 bulloni inox M5x75mm che ne portano l'alimentazione. Infatti ciascuna coppia di bulloni alimenta i lamierini ad una determinata polarità. L'alimentazione è collegata ai bulloni tramite cavi in rame 4mmq le cui estremità sono coperte da pezzi di lamiera inox piegata, forata e coperta a sua volta da nastro in gomma autovulcanizzante. Ciò è per impedire il contatto del rame con l'acqua, evitandone la corrosione.

Quale sostanza impiegare come elettrolita?
In svariati video sono impiegati sale da cucina (cloruro di sodio), bicarbonato o aceto come elettroliti. I primi 2 sono da evitare, soprattutto il sale in quanto rende l'acciaio inox non più inox e sporcano la cella, danneggiandola.
L'aceto la mantiene pulita, ma offre pessime prestazioni, infatti ne serve moltissimo per aumentare di poco la conducibilità.
Il miglior elettrolita provato fin'ora è l' IDROSSIDO DI POTASSIO (KOH), si acquista su internet a circa 15€/kg. E' davvero ottimo: ne basta molto poco e aumenta notevolmente la conducibilità dell'acqua.

Colonna sonora:
Cool Rock Kevin MacLeod (incompetech.com)
Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0 License
http://creativecommons.org/licenses/b...

Delay Rock Kevin MacLeod (incompetech.com)
Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0 License
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