Cervino (Matterhorn) - 4478 mt - Via Cresta del Leone da Cervinia (Valtournenche - AO) 4K

Описание к видео Cervino (Matterhorn) - 4478 mt - Via Cresta del Leone da Cervinia (Valtournenche - AO) 4K

Cervino, Matterhorn, Gran Becca, chiamatela come volete ma è sempre lei: la montagna più famosa delle Alpi!
Finalmente, dopo tante disdette, altrettanto tanto allenamento e dopo averla sognata fin da ragazzo, tocco la vetta di questa superba montagna.
Per di più la via percorsa e descritta nel video è la famosissima e ricca di storia Cresta del Leone.

Si parte da Cervinia, nel grande parcheggio vicino al campo da golf e, dopo aver attraversato parte del centro del paese, si imbocca il sentiero che conduce al Rifugio dell'Oriondé.
Dal Rifugio la direzione da prendere è quella che porta alla Croce Carrel. Dopo esser transitati, sempre senza difficoltà, in questo punto si seguono gli ometti in direzione della Testa del Leone.
Si risalgono gli sfasciumi fino ad incrociare un facile canale che sale verso sinistra, il canale Whymper (passi di II aiutati da una corda fissa in uscita).
Una volta fuori ci si tiene a destra di un grosso nevaio e sempre per scomodi sfasciumi ci si porta sotto la Testa del Leone.
Qui vi è un lungo e delicato traverso da fare il più velocemente possibile a causa del pericolo di crolli e scariche dalla Testa del Leone.
Dopo il traverso si è al Colle del Leone dove, per comodità, decidiamo di legarci. All'inizio per facili passi di arrampicata si giunge alle placche Seiler, dove le difficoltà aumentano, fino a trovare le prime corde fisse che si seguono fino al tratto più fisico - a mio avviso - di tutto l'itinerario: la famosa Cheminée. Dopo aver superato questo muro verticale attrezzato con canapone e qualche staffa in uscita si è praticamente arrivati alla Capanna Carrel.
La mattina alle 4:30 circa partiamo dal rifugio in direzione del primo tratto arduo e fisico della cresta: la corda della sveglia.
Una volta superata quest'ultima si prosegue sempre abbastanza verticalmente seguendo i canaponi, si passa sotto la Gran Torre, per la Brèche Giordano, le Placche Crétier ed il Mauvais Pas.
Attenzione perché all'incirca in questo tratto potete trovare un sentiero che in piano vi porta verso il centro della parete sud del Cervino - NON dovete seguirlo, ma arrampicare direttamente le placche sulla sinistra (cercate degli ometti anche se so che al buio non è facile).
Dopo il Mauvais Pas si arriva al famoso Rocher des Ecritures dove sono incise le iniziali dei nomi degli alpinisti che hanno fatto la storia di questa montagna: un'emozione unica poterle toccare per mano!
Si continua dunque trovando un cavo metallico che passa per i resti di un antico nevaio: il Linceul. Dopo il cavo si continua a salire fino a trovare la Gran Corda, una catena verticale di circa 30 metri che vi permetterà di sbucare in cresta. Da qui l'arrampicata si fa più facile e divertente fino a raggiungere il Pic Tyndall. Si prosegue dunque per sali e scendi su cresta esposta fino al famoso Enjambée: un passaggio esposto da fare in doppia spaccata, comunque facilitato da una corda fissa.
Si risale dunque verso il Col Felicité, dal quale inizia la parte finale più verticale dell'itinerario: la Testa del Cervino.
Si attacca per canaponi verticali - cercate di farli in velocità per evitare di bruciarvi le già stanche braccia - fino alla famosa Scala Jordan. Dopo la Jordan ancora una placca spiovente esposta, le corde Pirovano e, finalmente...si è alla croce di vetta tanto agognata!
L'emozione che si prova è unica, non potete trattenervi dal far scorrere qualche lacrima di gioia, i pensieri vagano all'infinito lassù, tutto è magnifico, sospeso!
Per terminare la salita si mettono i ramponi e si prende la picca per effettuare il traverso sulla espostissima cresta finale del Cervino verso la vetta svizzera. Nota Bene: la vera vetta è appunto quella Svizzera, alta 2 metri più di quella italiana! Non fatevela sfuggire altrimenti non sarete stati in cima al Cervino al 100%! :)

La discesa avviene seguendo fedelmente la via di salita.
Il mio consiglio è di fare solo le doppie indispensabili e per il resto di disarrampicare in sicurezza. Per darvi un'idea noi abbiamo fatto 3 doppie da 30 metri per scendere la Testa del Cervino, un'altra da 30 metri alla Gran Corda, un'altra ancora da 30 metri alla Corda della Sveglia ed infine l'ultima da 30 metri circa alla Cheminée.

Che dire ragazzi, tutto è andato per il meglio, la vista lascia senza fiato, così come la via e le emozioni provate... il Cervino non ha affatto deluso le nostre aspettative.

Difficoltà alpinistica: D
Materiale necessario: casco, picca, ramponi, 5 o 6 rinvii, materiale per calarsi in doppia e corda da 60 metri (oppure anche due mezze da 30). I Friends non servono, se li mettete è perché state sbagliando via!

Per la traccia della gita cercatemi su Strava o Garmin (Fabio Mochettaz).

Totale Gita: Circa 17,5 km e 2470 metri D+

Buona visione!

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