Osteosarcoma, la storia di Gaia: dopo la malattia, ora sogno di diventare una ricercatrice

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Gaia condivide la sua storia per sottolineare l'importanza della ricerca. Tutto comincia nel 2016, quando la quotidianità della sua famiglia che vive in provincia di Ancona è squarciata dalla notizia che nessun genitore vorrebbe ricevere: a Gaia viene diagnosticato un osteosarcoma al femore quando ha solo 12 anni. “Il momento peggiore?” racconta “Quando papà ha rasato la mia chioma folta e riccia che stava cominciando a cadere per le cure. Mio fratello Giovanni mi ha abbracciata e ha sussurrato che ero comunque bellissima”. Tra Bologna e Ancona, Gaia affronta cicli di chemioterapia, un intervento, l’asportazione del femore, una nuova protesi, ma non smette mai di sorridere. Una costante della sua vita.

Ora conduce una vita normale. Il suo sogno? Diventare una ricercatrice: “Questo mio sogno viene dal mio passato. Poter contribuire in qualche modo mi farebbe tanto felice”.


Cos'è l'osteosarcoma?
Un osteosarcoma è il tumore più comune fra quelli primitivi delle ossa. Ha origine da precursori degli osteoblasti, alcune delle cellule di cui è composto un osso, bloccati nel processo di differenziamento verso la cellula matura in una forma immatura e cancerosa.

A uno sguardo superficiale le ossa possono sembrare tessuti "morti" per via della loro durezza e del fatto che non cambiano forma una volta raggiunta l'età adulta. Le ossa sono in realtà costituite da cellule vive e attive che contribuiscono a mantenerne forma e forza.

Tra le cellule presenti nelle ossa vi sono gli osteoblasti che fabbricano la matrice ossea indispensabile alla resistenza e gli osteoclasti che aiutano l'osso a mantenere la propria forma depositando o rimuovendo minerali.

Le ossa servono a sostenere i muscoli, come una sorta di impalcatura che regge un edificio. Inoltre proteggono organi vitali come il cervello, racchiuso nella scatola cranica, e il cuore e i polmoni, situati all’interno della gabbia toracica, sotto lo sterno.

Il midollo osseo contenuto nella parte più interna delle ossa produce le cellule del sangue (globuli bianchi, globuli rossi e piastrine), mentre il cosiddetto osso subcondrale, presente nelle articolazioni e coperto da cartilagine, ammortizza e rende possibili i movimenti articolari.

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