26 L'INGHILTERRA DEI PLANTAGENETI: DALL'ANARCHIA A THOMAS BECKET (1133-1170) - V.III - ST. MEDIEVALE

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L'Inghilterra dei Plantageneti nasce con il regno di Enrico II, capostipite della dinastia in virtù della turbolenta successione di Enrico I. La morte dell'ultimo sovrano di sangue puramente normanno coincide con quello che gli storici hanno definito il periodo dell'anarchia inglese. Sprovvisto di un erede maschio, Enrico I aveva tentato di fare accettare ai baroni al successione in linea femminile della figlia Matilde, vedova dell'imperatore Enrico V, e moglie di Goffredo d'Angiò, signore dell'Angiò e del Maine, per tradizione acerrimo nemico proprio del ducato di Normandia. Alla morte di Enrico I, i baroni, con un clamoroso colpo di mano, contravvennero al giuramento di fedeltà in favore di Matilde, concedendo la corona a Stefano di Blois, discendente per linea maschile di Guglielmo il Conquistatore. La guerra civile si concluse, infine, con un accordo: Stefano I d'Inghilterra riconobbe come proprio erede al trono Enrico II, figlio di Matilde e Goffredo, già signore della Normandia, dell'Angiò, della Britannia, del Maine e, per diritto matrimoniale con Eleonora, anche dell'Aquitania. Dal 1154, quindi, Enrico II divenne signore di un dominio feudale che si estendeva dal sud della Francia all'Inghilterra, cui si sarebbe aggiunta poi anche l'Irlanda: il cosiddetto impero angioino. La seconda parte della lezione è dedicata alla politica interna del regno di Enrico II, dominata, nella prima fase, dal turbolento rapporto con l'arcivescovo di Canterbury, l'ex cancelliere del re, Thomas Becket. Il rapporto con l'arcivescovo, infine ucciso da 4 cavalieri feudali proprio nella sua cattedrale nel 1170, è ben esemplificativo della politica messa in atto dal primo plantageneto, vale a dire un progetto di espansione, nemmeno troppo graduale, del potere centrale nei confronti dei diversi poteri del territorio.

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