🟡 Ciao Tour! Il passaggio dei ciclisti al Piazzale Michelangelo di Firenze

Sembrava lontano e invece il Tour de France è già in corsa: i 176 atleti, dopo lo start dalle Cascine e il transito in centro storico, sono passati a Piazzale Michelangelo, terrazza d’eccellenza di Firenze, per partire poi alla volta del km 0 e della prima tappa fino a Rimini.
Al piazzale Michelangelo tante e tanti che sono saliti proprio a piedi, ma soprattutto in bicicletta per assaporare parte del percorso dei loro campioni preferiti, per fare sport seppure in un caldo sabato estivo e forse anche per mostrare a noi - che in bici al piazzale mai stati - una Firenze a due ruote, sostenibile e accogliente proprio per chi sulle due ruote viaggia spesso. E allora ciclisti amatoriali, corridori, appassionati con la famiglia, stranieri in viaggio a Firenze e curiosi di un evento così visuale.

Nonostante il grande caldo, nessun malore o criticità al piazzale Michelangelo, uno dei punti dove - su iniziativa della Città metropolitana – era stato installato un defibrillatore per la cardioprotezione.

Per la città e il suo territorio, che osservati da quassù fanno sempre un certo effetto, una visibilità su scala mondiale, difficile da replicare, stimata addirittura in 60 milioni di euro. E ancora: più di 1 miliardo di contatti in 190 paesi, dirette su 100 canali televisivi e 28mila ore di diffusione di contenuti video.
A livello economico, alle 4mila persone al seguito tra organizzatori, componenti dei team, tecnici, professionisti, direttori e giudici di gara e altri addetti ai lavori, che per 4-5 notti hanno pernottato in città o in Toscana, si aggiungono i 2000 operatori del mondo dell’informazione e naturalmente gli appassionati venuti a Firenze o in regione appositamente per uno o più giorni.
Risultato: il tasso di occupazione dei posti letto ha toccato il 90% a Firenze e il 60% negli altri Comuni metropolitani, con alberghi pieni nel raggio di 50 km da Firenze.
E allora Ciao Tour, come recita lo slogan che abbiamo imparato a vedere sui muri e le facciate dei palazzi, Ciao giallo, Ciao campioni. O meglio, speriamo sia solo un au revoir.
.
Agnese Fedeli