Le malattie autoimmuni si curano meglio con il monitoraggio immunologico

Per i clinici è ora disponibile un protocollo di Consensus sull’applicazione del monitoraggio immunologico: contiene le linee guida per l’uso razionale del rituximab e di altri anticorpi monoclonali (mAB) che si usano per il trattamento di patologie come sclerosi multipla e artrite reumatoide e altre malattie autoimmuni in ematologia, neurologia, reumatologia e nefrologia.

Per valutare l’assetto immunologico del paziente, cioè la risposta del suo sistema immunitario alle terapie, c’è ora un sistema di monitoraggio standardizzato focalizzato sull’uso di anticorpi monoclonali nelle patologie autoimmuni, ma che si sta sviluppando anche verso terapie immunologiche con CART e anticorpi bi-specifici in oncologia e oncoematologia.

“La tipizzazione immunologica con il citometro a flusso permette di fare nei laboratori, con un comune prelievo del sangue, un’analisi complessa di tutte le popolazioni cellulari coinvolte nella risposta immune”, ci spiega il Dottor Bruno Brando, Direttore di Immunoematologia e del Centro Trasfusionale dell’Ospedale Ovest Milanese di Legnano, tra gli autori del documento di Consensus presentato nel corso di un evento organizzato da Inrete con la collaborazione di Becton Dickinson.