Filler Occhi Fallito? Scopri la Soluzione con la Tecnica G-Point!

Hai fatto un filler agli occhi e continui a vederti stanca? Guardate questa paziente. Questa paziente ha uno sguardo stanco, ma ha un filler nella valle lacrimale, si vede chiaramente. Non solo il vecchio filler alla valle lacrimale non ha risolto la valle lacrimale, ma ha creato un'ulteriore curvatura. Questo filler è sotto la valle lacrimale, creando un gonfiore, poi c'è la valle lacrimale e infine le borse. E questa è la zona trattata, ma soprattutto quello che si nota è la zona non trattata. La parte più importante, i due terzi centrolaterali, è vuota, segnato il passaggio tra la palpebra e la guancia. C'è proprio uno scalino e questo vuoto determina una mancanza di supporto alla pelle, che diventa lassa e forma una piega. Quindi, vuoto, pelle segnata, lassa, borse, occhiaie e filler in più. Tutti i suoi problemi, in più il gonfiore del vecchio filler.

Ma per fortuna che c'è il G-Point. Perché? Perché il G-Point permette di trattare la parte laterale, stirare la pelle e attenuare la transizione tra la palpebra e la guancia. Dopodiché, con un filler dedicato, si cerca di correggere questa doppia curvatura tra il vecchio filler, la borsa e l'occhiaia. La visione estetica richiede di saper vedere tutta l'area, la giunzione palpebro-malare, e proporre una soluzione completa che non si limiti a un piccolo problema, ma che gestisca la palpebra, la guancia e la transizione tra le due. È per questo che la tecnica del G-Point è unica. È un po' più complicata? Beh, però fa la differenza.

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