Eccoci alla nona puntata sul meraviglioso mondo della pellicola in bianco e nero.
In questo video vi guiderò alla scelta dell’ingranditore per stampare innanzitutto in bianco e nero.
Molti scattano su pellicola bianco e nero e poi scansionano - con ottimi risultati - ma stampare i propri negativi è un’altra cosa.
Anche se l’ingranditore è molto più semplice come apparecchio rispetto a una fotocamera c’è una grande confusione.
Ci sono innanzitutto ingranditori a condensatori e a luce diffusa
Ci sono ingranditori con testa bianco e nero - di solito a condensatori - e ingranditori con testa a colori - di solito a luce diffusa.
Non tutti sanno che un ingranditore con testa a colori può essere usato tranquillamente per la stampa in bianco e nero.
E poi ci sono ingranditori che permettono di stampare fino al formato 24x36mm altri sono al formato 6x6, 6x7,6x9 fino ad arrivare agli ingranditori che stampano le pellicole piane, dal 10x12cm al 20x25cm.
Anche gli ingranditori hanno subito una certa impennata di prezzi, ma quello che è importante, innanzitutto, è capire le differenze tra le varie tipologie.
La marca più diffusa è l’italianissima DURST ( si pronuncia Durst e non Darst perchè non venivano prodotti a Rochester ma a Bressanone, in Alto Adige )
Oltre all’ingranditore è necessaria l’ottica, particolare, adatta alla stampa, a cominciare dal 50mm per il formato 24x36mm per passare al 80mm per stampare in formato 6x6, il 105 per stampare il 6x9, il 150 per stampare il 10x12cm.
Lw ottiche migliori sono quelle prodotte da Schneider e da Rodenstock, ma ci sono altri marchi, come Durst- anche se le ottiche gliele produceva Pentax -.
I prezzi sono lievitati ma sono lontani anni luce dai prezzi a cui venivano offerti negli anni 70 e 80.
Bastano 100 Euro per un ingranditore che stampa fino al 24x36mm, e dai 200 ai 300 per un ingranditore che stampi fino al formato 6x6. Gli ingranditori con testa a colori sono più costosi, ma non è impossibile trovate., per esempio, un Durst M605 con testa a colori intorno ai 300/400 Euro
Un ingranditore in buone condizioni e usato come da istruzioni può durare una vita: non ci sono, o quasi, parti che possono usurarsi col tempo, ed è privo di otturatore. E’ quindi un investimento che si fa una sola volta; è un prodotto maturo, datato, il progresso non prevede rivoluzioni o upgrade che rendano il vostro obsoleto.
Nella puntata successiva vi spiegherò quali altri accessori sono necessari per lavorare in modo ottimale con un ingranditore, ma sono giusto qualche bacinella, pinze, un timer e soprattutto un buon marginatore.
Stampare da sé le proprie fotografie è impagabile, come soddisfazione ma anche come risparmio. Ci vuole un po’ di tempo per entrare in sintonia con la stampa - io faccio tra gli altri anche corsi one to one dedicati alla stampa - ma il risultato, alla fine, è garantito.
Oggi il materiale fotografico può essere acquistato sia in rete che da privati. Ma in Italia ci sono ancora punti vendita, alcuni specializzati proprio sul materiale argentico dove è possibile reperire ingranditori che sono stati controllati e che naturalmente, anche se usati, beneficiano di una garanzia.
Comunque, come dico sempre, niente paura, basta metodo e attenzione, ovvero: consapevolezza
A questo e ad altro risponderò in questo video.
Buona visione a tutti e… alla prossima puntata.
Gerardo Bonomo
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( vi ricordo i miei corsi sulla fotografia bianco e nero, dalla ripresa alla stampa, sia in piccolo che medio che grande formato, sia one to one che via Skype. Ogni coro è progettato secondo le esigenze e le conoscenze dell’allievo, da chi nn ha mai scattato a pellicola, a chi ha già conoscenze che vorrebbe affinare e migliorare. )
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