APERTO ultimo tratto PEDEMONTANA VENETA | Malo - Montecchio Maggiore SPV

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Sovraimpressione della segnaletica stradale verticale lungo tutto il percorso.

SPV Superstrada Pedemontana Veneta
START: Autostrada A31 della Valdastico - allacciamento SPV
END: Montecchio Maggiore SR 11 (ex SS 11)

***𝓡𝓮𝓬𝓸𝓻𝓭𝓮𝓭 : Jan 2024
recorded and edited by HWYitalia

♫ TRACKLIST:
(from Epidemic Sound)
"Autodidact" - Twelve

La Superstrada Pedemontana Veneta è un'arteria stradale italiana a pagamento di proprietà della Regione del Veneto in concessione a pedaggio ed è percorribile tra Montecchio Maggiore e Spresiano, dove si innesta all'A27. Non ha una classificazione alfanumerica come le altre autostrade italiane, ma è identificata dalla sigla SPV.

È stata aperta in sette diverse fasi progressive, a partire dal 3 giugno 2019 fino al 28 dicembre 2023. Dal 29 dicembre è percorribile per la sua intera tratta, tranne l'allacciamento con l'autostrada A4, che verrà completato nella prima metà del 2024 da Montecchio Maggiore a Spresiano, dove dal 6 aprile 2023 è collegata all'A27.

A completamento di tutti i lavori sarà un'arteria che collegherà Montecchio Maggiore a Spresiano passando per i distretti industriali di Malo, Thiene e Schio, per Bassano del Grappa, per Montebelluna e a nord di Treviso, interconnettendosi a 3 autostrade (da ovest: l'A4, l'A31 e l'A27).

Assieme alla Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno e l’autostrada Catania-Siracusa è una delle tre strade che ha ricevuto in via definitiva una classificazione formata solo da lettere e non alfanumerica.

La necessità di un asse viario più efficiente emerse negli anni settanta, quando lo sviluppo socio-economico-industriale dell'area pedemontana richiese un miglioramento della mobilità. La situazione si aggravò negli anni novanta a causa dell'urbanizzazione crescente della campagna veneta e dell'aumento del traffico sull'autostrada Serenissima. L'ingresso dell'Unione europea nel 2004 accentuò ulteriormente la congestione del traffico, con un aumento del 105% del traffico pesante sulla Serenissima tra il 2004 e il 2008.

La Pedemontana Veneta fu inclusa nel Piano Regionale dei Trasporti della Regione del Veneto nel 1990, ma la sua realizzazione incontrò diversi ostacoli e ritardi. Nel 2002, la società Pedemontana Veneta S.p.A., composta da diverse entità, presentò un progetto che fu successivamente messo a gara dalla regione. Tuttavia, a causa di ricorsi e di una procedura di infrazione dell'Unione europea, i lavori non ebbero inizio. Nel 2005, la società diventò a maggioranza privata con l'ingresso di nuovi investitori, tra cui Impregilo e Unicredit.

Dopo una serie di accordi e intese tra Stato, regione e società, nel 2011 furono finalmente avviati i lavori, ma nel 2016 si verificò un grave incidente durante lo scavo di una galleria. Nonostante le sfide e i ritardi, i vari tratti della superstrada furono aperti in diverse fasi, con il primo tratto inaugurato nel giugno 2019. L'intera infrastruttura, concepita sia come autostrada che come superstrada, fu completata con l'inaugurazione dell'ultimo tratto nel dicembre 2023. La Pedemontana Veneta si proponeva di migliorare significativamente la mobilità nella regione, collegando in modo più efficiente le città pedemontane venete e alleviando il traffico sulla Serenissima.

Il costo totale previsto è di 2.391 miliardi di euro, ma nel 2013 la stima è stata aggiornata a 2.258 miliardi. La gestione e la riscossione del pedaggio sono affidate alla società privata per 39 anni, al termine dei quali l'infrastruttura tornerà sotto il controllo della Regione. Tuttavia, nel 2018, la spesa è aumentata a circa 3 miliardi di euro, con un contributo straordinario della Regione Veneto. Ci sono preoccupazioni sul costo complessivo, con alcune stime che indicano un possibile aumento fino a 13 miliardi di euro. La gestione pubblica riprenderà nel 2059, ma le implicazioni finanziarie e la sostenibilità economica dell'opera sono oggetto di dibattito.

La Pedemontana è una strada a due carreggiate indipendenti, ciascuna con due corsie per senso di marcia ognuna larga 3,75 metri, con corsia d'emergenza larga 3 metri, con banchina sinistra di 75 cm e con spartitraffico centrale di 3,00 metri, costituendo una piattaforma di 25,50 metri di sezione. La velocità di progetto è pari a 120 km/h per tutto il percorso. Degli oltre 90 chilometri di tracciato, 50 km sono in trincea, 26,5 km in rilevato, 7,8 km in gallerie naturali e 5,9 km in gallerie artificiali.

Fonte: Wikipedia

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