Reddito di Cittadinanza: 4 MOSSE per risolvere il CAOS e ricevere la ricarica di MARZO

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Oggi parliamo del caos delle ricariche e delle mancate ricariche del reddito di cittadinanza di febbraio 2020, quindi vedremo come risolvere sospensioni, decadimenti, isee difformi e parleremo anche delle ricariche di marzo.

Primo, me lo avete chiesto in tantissimi, per scoprire se il reddito di cittadinanza vi è stato tolto, quindi sia decaduto, oppure sia solamente in sospeso, dovete accedere alla vostra area privata Inps e verificare lo stato della domanda...
Se trovate una “mano rossa” in corrispondenza del pagamento di febbraio significa che il sussidio è stato tolto decaduto; invece il simbolo “mano arancione”, indica una semplice sospensione.
Se non avete il pin potete rivolgervi al vs caf o patronato oppure contattare direttamente l’inps.

Secondo se il reddito è sospeso si tratta di una questione tipicamente di ritardo nell'aggiornamento isee o isee difforme, e febbraio verrà erogato a marzo una volta terminati i controlli da parte dell’INPS, quindi sistemato l’isee i pagamento dovrebbero riprendere dal 15 di marzo per la mensilità di febbraio appunto.

Reddito di cittadinanza decaduto: cosa fare?
Terzo Se il reddito di cittadinanza è decaduto bisogna capire il motivo, in modo da agire di conseguenza.
Se il motivo è economico reddituale la soluzione possibile, se ne avete i requisiti, è fare l’isee corrente e poi presentare una nuova domanda di rdc.
Se invece il reddito è decaduto per variazioni del nucleo familiare, salvo nascite e decessi, bisogna fare una nuova domanda al più presto possibile.
Il sussidio infatti riprende dal mese successivo alla data di presentazione della domanda e per questo in caso di decadenza bisogna essere tempestivi.

Quarto, Perché il reddito di cittadinanza è diminuito?
Qui giocano fattori patrimoniali reddituali che potrebbero essere aumentati, magari nel 2018 avete lavorato o percepito naspi cosa che nel 2017 non era avvenuta
Oppure per il recupero di trattamenti assistenziali, tenendo poi conto dei sostegni all’affitto o al mutuo e degli eventuali altri sussidi in corso di godimento, ecc...
Non sto dicendo che l’inps non possa fare degli errori di calcolo ma dobbiamo ricordare che il reddito di cittadinanza è diverso dal REI, qui si parla di una integrazione al reddito del nucleo e se questo varia allora varierà anche l’importo della ricarica.