Maria Carta - Morti di Reggio Emilia - Sottotitoli

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Scritta da Fausto Amodei nel 1960, è dedicata ai fatti di sangue, passati alla storia come la Strage di Reggio Emilia, avvenuti il 7 luglio 1960 nel corso di una manifestazione sindacale durante la quale cinque operai reggiani, i cosiddetti morti di Reggio Emilia, Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri e Afro Tondelli, tutti iscritti al PCI, furono uccisi dalle forze dell'ordine.

Compagno cittadino fratello partigiano
teniamoci per mano in questi giorni tristi
Di nuovo a reggio Emilia di nuovo la` in Sicilia
son morti dei compagni per mano dei fascisti

Di nuovo come un tempo sopra l'Italia intera
Fischia il vento infuria la bufera

A diciannove anni e` morto Ovidio Franchi
per quelli che son stanchi o sono ancora incerti
Lauro Farioli e` morto per riparare al torto
di chi si è gia` scordato di Duccio Galimberti

Son morti sui vent'anni per il nostro domani
Son morti come vecchi partigiani

Marino Serri e` morto e` morto Afro Tondelli
ma gli occhi dei fratelli si son tenuti asciutti
Compagni sia ben chiaro che questo sangue amaro
versato a Reggio Emilia e` sangue di noi tutti

Sangue del nostro sangue nervi dei nostri nervi
Come fu quello dei Fratelli Cervi

Il solo vero amico che abbiamo al fianco adesso
e` sempre quello stesso che fu con noi in montagna
Ed il nemico attuale e` sempre ancora eguale
a quel che combattemmo sui nostri monti e in Spagna

Uguale la canzone che abbiamo da cantare
Scarpe rotte eppur bisogna andare

Compagno Ovidio Franchi, compagno Afro Tondelli
e voi Marino Serri, Reverberi e Farioli
Dovremo tutti quanti aver d'ora in avanti
voialtri al nostro fianco per non sentirci soli

Morti di Reggio Emilia uscite dalla fossa
fuori a cantar con noi Bandiera Rossa!

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