SICILIA - La nuova GIBELLINA (dopo il terremoto del Belice)

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Nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968 un violento terremoto sconvolse la Valle del Belice, una vasta area della Sicilia occidentale compresa fra la province di Agrigento, Trapani e Palermo. Tra i molti centri colpiti dal sisma vi furono paesi che rimasero completamente distrutti: Gibellina, Poggioreale, Salaparuta, Montevago. Altri hanno subito danni ingenti: Menfi, Partanna, Camporeale, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Sambuca di Sicilia, Sciacca, Santa Ninfa, Salemi, Vita, Calatafimi, Santa Margherita del Belice. Le vittime furono 370, un migliaio i feriti e circa 70.000 i senzatetto. Oggi il territorio si è lentamente risollevato. Dopo decenni di interminabili lavori, gli antichi paesi della valle sono stati in gran parte ricostruiti in luoghi distanti da quelli originari: abitazioni, infrastrutture urbanistiche e stradali hanno sì riportato condizioni di vivibilità ma hanno anche profondamente modificato e snaturato il volto di questa parte dell'isola.
Gibellina nuova è nata sul territorio del comune di Salemi, in località Salinella, lambita dall'autostrada Palermo-Mazara del Vallo. Per la sua ricostruzione l'ex sindaco Ludovico Corrao ebbe l'idea di "umanizzare" il territorio chiamando a collaborare artisti di fama mondiale. La cittadina divenne subito un immenso laboratorio di sperimentazione e pianificazione artistica, in cui artisti e opere di valore rinnovarono lo spazio urbano secondo una prospettiva innovativa. Il risultato è una grande galleria d'arte contemporanea a "cielo aperto", operazione per alcuni forse discutibile ma comunque meritevole di interesse e degna di essere inserita nei principali circuiti turistici della Sicilia.
Oltre alle varie opere distribuite in diversi spazi urbani (alcune illustrate da questo filmato) di notevole interesse è il Museo d'Arte Contemporanea aperto nel 1980. La collezione permanente occupa gran parte dello spazio espositivo dell'edificio museale; una sala è stata dedicata all'artista Mario Schifano ed un'altra sala invece ai bozzetti delle opere architettoniche ed artistiche presenti "en plein air". A causa dei ristretti spazi espositivi un grande numero di opere viene conservato negli ampi magazzini adiacenti; ciclicamente vengono esposte al pubblico negli spazi dedicati alle esposizioni temporanee. Tutte le opere presenti nel museo provengono da donazioni o acquisizioni realizzate attraverso la programmazione di eventi espositivi. All'interno del museo è presente una biblioteca con una sezione specialistica sull'arte contemporanea oltre a un auditorium in cui si svolgono spesso attività teatrali e musicali.

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