Acqua di San Giovanni

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L'Acqua di San Giovanni
🪷Che cos'è e utilizzo
🏵️Dove tutto iniziò
🌻Preparazione
🌼Origini

🏵️Iperico: “pianta di San Giovanni” o “scacciadiavoli”. In grado di allontanare entità maligne. Durante il Medioevo era usanza bruciare un ramo di iperico o appenderne un mazzo sulla porta di entrata, quando si credeva che il diavolo si fosse installato in una casa. Era anche utilizzato come amuleto da portare addosso, sempre con lo scopo di tenere lontani i demoni. Nella medicina popolare è riconosciuto per le sue proprietà cicatrizzanti e per la sua grande capacità di curare per uso esterno piaghe, ulcere, ustioni, abrasioni, scottature ed eritemi solari, crampi e sciatica. L'oleolito ha un potente effetto antirughe: spalmatelo però esclusivamente alla sera, in quanto è fotosensibile e può macchiare la pelle.

🏵️Lavanda: deriva dal gerundio latino “lavare”, che deve essere lavato. In antichità e soprattutto nel medioevo questa pianta veniva utilizzata per detergere il corpo, immergendola nell’acqua dei bagni termali o preparando prodotti per la bellezza dei capelli e del corpo. Allevia stati d’ansia, nervosismo, stress, mal di testa, contrasta l’insonnia e forme lievi di depressione, grazie alla sua azione balsamica contrasta tosse, raffreddore, influenza e catarro, calma dolori e spasmi addominali. Ha proprietà antinfiammatorie, analgesiche, antibatteriche e cicatrizzanti, deterge le ferite, allevia il prurito e le irritazioni del cavo orale. Una leggenda racconta il legame della lavanda con la dea Venere e con i riti magici: gli uomini verrebbero infatti attirati dal suo potente aroma rendendola perfetta per gli incantesimi d’amore.

🏵️Malva: un’erba antropica, e come tale la troviamo nelle aie delle case di campagne, ai bordi delle strade, ai bordi di muretti e lungo le massicciate di strade e ferrovie, nei luoghi calpestati. In Grecia veniva chiamata malakè, molle, a ricordare la consistenza e l’effetto emolliente. Esiodo e Teofrasto la citano come cibo semplice e povero. I filosofi della scuola Pitagorica la consideravano messaggera dell’incontro tra le cose celesti e terrene e per questo non la consumavano convinti in questo modo di liberarsi dal ciclo delle reincarnazioni. Usata da Marziale, Cicerone, Catone, Orazio, Plinio, Galeno. Carlo Magno la volle nel suo orto di piante curative. Nel medioevo veniva impiegata per verificare la verginità delle fanciulle. Considerata magica di protezione: veniva sotterrata nei pressi delle stalle per proteggere il bestiame, o si portavano le sue radici avvolte da un panno nero come talismano di protezione. Nel XVI se ne esalta le virtù antinfiammatorie. Cura afte e infiammazioni gengivali, arrossamenti e infiammazioni delle vie genitali.

🏵️Camomilla: nota per il suo potere lenitivo e calmante e per favorire il rilassamento del corpo prima di andare a dormire. Ha azione su digestione e agitazione. In antichità veniva usata per fare delle “magie” legate ai ricordi del passato.

🏵️Verbena: macinata era posta intorno al collo come talismano, contro il mal di testa e i morsi di serpente e veniva considerata un portafortuna. Utile per la sua azione a livello psicologico, poiché aiuta a rilassarsi e a dominare meglio le situazioni di stress.

🏵️In Francia si dice che un mazzo di Menta e Iperico diano protezione contro gli spiriti maligni e gli stregoni. In Italia era considerata un rimedio per proteggere i bambini contro le magie maligne e le malattie. Nell'antichità era simbolo di saggezza e virtù.

🏵️Rosmarino: considerato una pianta afrodisiaca dalle proprietà magiche legate alla fertilità e alla fedeltà. Bruciato come incenso, e simbolo sacro legato ad Afrodite.

🏵️Fiordaliso: miglioramento delle capacità psichiche, la fertilità, l'amore e l'abbondanza. I fiori sono usati per decorare gli altari.

🏵️Papavero: protezione spirituale, respingono energie negative.

🏵️Rosa: già tra gli egizi la rosa era considerata una pianta mistica, era il simbolo della “conoscenza segreta”, consacrata a Iside, dea delle arti magiche, della vita, della guarigione e della fertilità, colei che aiutava i morti a passare nell'aldilà.

🏵️Ginestra: capacità di respingere il male.

🏵️I Druidi celti utilizzavano il trifoglio come talismano, strumento apotropaico, portafortuna, nei rituali di guarigione, e lo consideravano una delle erbe più potenti poiché ritenevano che nelle sue foglie fosse contenuta la magia del numero tre. I Greci e i Romani veneravano il trifoglio capace di guarire dal morso dei serpenti velenosi. Pianta sacra e magica, che neppure i serpenti osavano toccare. Plinio descrive il trifoglio come una pianta meteorologica: le foglie si alzano quando si avvicina la pioggia. Leggende irlandesi: gli elfi portano fortuna a chi tiene in mano un rametto di trifoglio.

🏵️Sambuco: protegge. Frau Holle, dea teutonica, scelse il sambuco per proteggere gli umani da spiriti maligni e streghe.

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