Felice Maniero
detto Felix, Feli , Felicetto , Faccia D’Angelo
Nasce a Campolongo Maggiore il 2 Settembre 1954
Padre di quattro figli (due maschi e due femmine) , avuti da quattro diverse donne , sposato solo una volta il 1 Maggio 1993 con Marija Ramic vista una sola volta , il tempo del matrimonio per ottenere la cittadinanza Croata
Fondatore e affondatore della Quarta Mafia , La Mala del Brenta una vera e propria industria del crimine.
In effetti fino al 1994 non era mai successo che un gruppo criminale nato al di fuori delle tre regioni Campania, Calabria e Sicilia , venisse portata in Tribunale e processata come organizzazione di stampo mafioso.
L’organizzazione :
Ha commesso più di 20 omicidi in 15 anni
Portato a segno Rapine Celebri 1982 Hotel Des Bains (DE BA) al Lido di Venezia, 1983 Aeroporto Marco Polo di Tessera , 1984 Al Casinò del Lido di Venezia , 1990 Rapina al Treno di Vigonza.
Essendo Maniero un pianificatore maniacale , nelle rapine non si sparava mai un colpo e l’unica vittima fu Cristina Pavesi che si trovava nel treno accanto a quello dove fecero saltare il vagone, in genere non voleva e non faceva mai correre rischi inutili e diceva che la fortuna va sempre aiutata, non a caso lui era sempre presente ma aveva collaudato una squadra affidabile :
Claudio Guggia detto Cobra , un asso del volante
Antonio “Marietto” Pandolfo detto Mario il grosso , un gigante disposto a tutti
Sandro Radetich , alto 2m , biondo e ancora più grosso di Mario il Grosso , fedele e spietato
Stefano Carraro esperto rapinatore dalla prima batteria di Maniero.
Lo stesso Felice ha eseguito circa una trentina di rapine , colpi da 170 kg di Oro (oltre 2 miliardi di lire) all’aeroporto Marco Polo di Venezia , circa Due Miliardi di lire in Gioielli e Pietre preziose nelle cassette di sicurezza dell’ Hotel Des Bains (De Ba) , oltre ad altri due Miliardi di lire al Casinò di Venezia, oltre a tanti colpi più piccoli ma sempre molto lucrosi , quando si colpiva nella zona del Nord-Est sapevano sempre dove trovare soldi e preziosi.
Una di queste rapine si conclude con la tragica morte di una studentessa di nome Cristina Pavesi, che tornava a casa da Padova a Conegliano in treno ed all’altezza di Vigonza , muore perchè viene fatto saltare il vagone blindato di un treno vicino.
Oltre alla rapine sempre Miliardarie , sull’onda della moda degli anni si è cimentato anche in tre sequestri di persona : Marina Rosso Monti (si era offerta al posto del padre malato) , Banzato , Renato Andretta
La figura di Felice Maniero , uomo esile , senza tatuaggi , senza vezzi criminali , rolex d’oro , lusso ostentato era invece finemente elegante , crudele e determinato con la vera faccia d’angelo il famoso bandito della porta accanto, non si faceva scrupoli neanche a far fuori il suo migliore amico se questo fosse stato di ostacolo alla azienda.
Lui era il vero amministratore delegato di una società per azioni criminale , un modello veramente evoluto dove gli altri erano mediamente dei gregari con un magro bottino rispetto a lui
Il suo obiettivo primario erano i SOLDI , fama e rispetto erano secondari , i famosi Sghei che muovevano tutte le azioni della azienda.
A livello strutturale era l’unico che sapeva tante cose , era l’unico che gestiva i vari nuclei ed i vari collegamenti anche con tutti gli esterni, tutti gli accordi erano solo attraverso di lui.
Ovviamente sempre seguito dalla Madre che era come un vecchio direttore operativo e contabile della azienda stacanovista con tantissime quote di quest’ultima e capacità operative importanti.
Felice Maniero ha vissuto ininterrottamente fino ai suoi 40 anni nella villetta di Via Fermi 3 insieme alla madre a Campolongo Maggiore , la famosa villa dove il cugino diceva di seppellire i soldi per sgravare la zia Lucia da ogni responsabilità nel prendere i soldi ogni volta, rimase li in quella villetta finchè non divento collaboratore di giustizia nel 1994
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