Tognazzi L'Ugoista - Doc ita (2009)

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Tognazzi L'Ugoista - Doc ita (2009)

"Tognazzi L'Ugoista", un ritratto inedito di Ugo Tognazzi, attore generosissimo, che anche negli anni di maggior successo non ha mai esitato a mettersi in gioco, rischiando e cercando sempre nuove strade di interprete.

A parlarci di lui i suoi familiari e i suoi più cari amici, i figli Ricky, Giammarco e Maria Sole, l'attore Paolo Villaggio, i registi Ettore Scola e Pupi Avati, Mario Monicelli e Lina Wertmuller.

Tognazzi, nato a Cremona, raccontando barzellette e imitando Totò in un dopolavoro ferroviario, imparò a vincere la timidezza e a sognare una carriera nello spettacolo. Viene ricordato come un eterno ragazzo, forse più irriverente che beffardo, irriducibile nella sua voglia di divertirsi e di divertire. Mai banale. Passato dall'avanspettacolo alla televisione, ci fu poi il momento del grande salto al cinema: dopo una quarantina di pellicole di cassetta, arrivò finalmente il film che lo consacrerà tra i grandi del cinema italiano: "Il federale", di Luciano Salce.

Il 1975 è l'anno di "Amici miei" che in Italia incassa perfino di più de "Lo squalo" di Steven Spielberg: un successo senza precedenti, che rimane nella storia del cinema. Ma a Tognazzi ancora non basta. Sente che, per la vera consacrazione d'attore, ci vuole un grande ruolo drammatico in un film d'autore. E ci riesce nel 1981: "La tragedia di un uomo ridicolo" (regia di Bernardo Bertolucci) lo consacrerà al Festival di Cannes, dove viene premiato con la Palma d'Oro come miglior attore protagonista.

Ricky Tognazzi: "Lui rivendicò il diritto alla cazzata, che era una bella battuta ed è però una battuta che in qualche modo lo racconta".

Paolo Villaggio: "Che dire di lui, lui aveva una qualità straordinaria, che nessuno forse gli riconosce, era molto, molto intelligente, era tra i più intelligenti che ho conosciuto nella mia vita". Con successi come "Il federale", "Amici miei", "La voglia matta", "La grande abbuffata", "La marcia su Roma", e poi ancora "La tragedia di un uomo ridicolo", "Il vizietto", "Porcile", "Romanzo popolare", "La terrazza", e tanti, tantissimi altri fino ad arrivare ad un totale di 150 film da attore, 5 film da regista, 3 David di Donatello, una Palma d'Oro a Cannes, 5 Nastri d’Argento.

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