Campane di Sant'Egidio (PG)

Il Castello e la torre di Sant’Egidio furono edificati intorno al XV secolo. Si trattò di una fortificazione apportata ad una villa precedente che per la sua posizione il Comune di Perugia ritenne opportuno dotare di robuste mura.
La fortificazione era importante sia per essere posizionata su un vecchio asse viario che conduceva ad Assisi e costituiva al tempo un punto importante per le comunità del contado perugino e una sosta intermedia per i flussi di pellegrini diretti verso i santuari di Assisi e Loreto, sia per la sua posizione intermedia strategica in rapporto all’acerrimo nemico di Perugia, Assisi. La sua funzione principale fu quindi quella di costituire una prima linea difensiva contro un eventuale attacco da parte degli Assisani, linea costituita da una serie di altri castelli quali, ad esempio, Civitella d’Arna (   • Campane di Civitella d'Arna (PG)  ) e Ripa i quali dovevano reggere l’impatto primario di una eventuale invasione. Ciò si verificò puntualmente nel luglio del 1416 quando il Capitano di ventura Braccio Fortebraccio da Montone nella piana di Sant’Egidio sconfisse le truppe perugine di Malatesta Baglioni spianando la strada per la conquista di Perugia di cui divenne signore.

Oggi il paese fa parte del Comune di Perugia, zona Valle del Tevere Nord e rientra nella XII Circoscrizione denominata “Arna“.
Il paese è ormai noto per ospitare nel suo territorio l’Aeroporto internazionale “San Francesco“.
Poco distante dalla chiesa principale è degno di attenzioni il santuario della Madonna della Villa:    • Santuario Madonna della Villa in Sant...   .

La torre campanaria, innalzata come spesso avviene sui resti di una precedente torre del castello, ospita oggi 4 campane.
Le tre minori vennero fuse dalla fonderia Magni di Lucca nel 1883, stesso anno in cui realizzarono il trio di Piana    • Campane di Piana (PG)   e di S. G. del Prugneto    • Campane di San Giovanni del Prugneto ...   ;
nel 1904 venne aggiunta la campana maggiore opere di Demetrio Soli folignate. Particolare è l'intonazione di quest'ultima, mezzo tono più acuta rispetto alla nota Sol che ci si aspetterebbe in base al restante trio (La-Si-Re); tuttavia ciò non comporta un suono complessivo sgradevole. Inoltre sarà proprio questo dettaglio a segnare nel 1952 l'unica differenza cromatica tra questo concerto e quello della limitrofa Ripa (    • Campane di Ripa (PG)   ).