Ferrari ELETTRICA | Mi scusi, ma questa macchina va più di una TESLA?!?

Storia di vita vissuta. Durante il test della Ferrari Portofino M un ragazzino di 6-7 anni accompagnato dal nonno, ex-Ferrarista, mi chiede una cosa che mi ha fatto pensare molto e che è direttamente collegata alla volontà di John Elkann di lanciare una Ferrari Elettrica entro il 2025: "Scusi, ma questa macchina va più forte di una Tesla?!?"

Beh, non ho saputo cosa e come rispondere perchè da un lato è possibile che un qualsiasi modello Tesla "high-performance" possa anche suonare nell'accelerazione da fermo (nei primi 400 metri si intende) quella Ferrari ma anche perchè dall'altro è una domanda che, io, alla sua età, non avrei mai posto ad un qualsiasi utilizzatore di un'auto del Cavallino. Avrei piuttosto pensato che in quel momento stavo ammirando un oggetto che ha contribuito ad alimentare la mia passione per l'auto senza nemmeno pormi la domanda se c'è qualcuno che può fare di meglio: questo perché al tempo non c'era realmente di meglio rispetto ad una Rossa. Ne come prestazioni e nemmeno come immagine. Oggi invece i social ed il fatto che l'alta prestazione è diventata facile ed accessibile hanno radicalmente cambiato le regole che da sempre governano i giudizi ed i sogni degli appassionati. E prossimamente cambieranno ancora.

Quel bambino in realtà ha ragione e rappresenta meglio di chiunque altro una generazione di automobilisti non necessariamente appassionati che in una Tesla hanno visto il sogno non tanto dei nonni quanto dei padri. E soprattutto sono cresciuti in un contesto digitale in cui le Tesla recitano un ruolo di protagoniste: sono quelle che accelerano più forte, sono quelle che si ricaricano prima e più facilmente e sono il sogno del loro padre semplicemente perché offrono il sogno di una prestazione allucinante a fronte di un prezzo di listino tutto sommato raggiungibile.

Ecco quindi che le Tesla sono il metro di paragone di prestazione non solo per l'auto elettrica di qualsiasi brand, dalla Fiat alla Mercedes passando per l'Audi, ma sono anche anche un riferimento prestazionale per oggetti come la Ferrari che sino a ieri sotto quel punto di vista era intoccabile.

Insomma un mondo dell'auto che sta cambiando velocemente ed a cui anche la Ferrari si sta adattando lentamente, perché stiamo ancora discutendo se abbia senso fare il SUV Purosangue quando quell'oggetto non solo avrebbe dovuto essere in concessionario molti anni fa - almeno prima della Lamborghini Urus - ed oggi si è perso per l'ennesima volta il treno dell'innovazione lasciando possibilità a Tesla di scrivere un nuovo capito dell'auto che può piacere o meno ma è scritto e lo sarà per sempre.

Ferrari non solo si ritrova a fare l'elettrica per imporre nuovamente il suo status prestazionale ma dovrà anche farlo molto meglio di Tesla che prossimamente lancerà la nuova Roadster: un osso duro perché costerà sicuramente meno della Rossa ed avrà certamente prestazioni talmente elevate da avvicinare comunque qualsiasi cosa sarà in grado di produrre Maranello. Ecco dove sta l'errore: Ferrari è sì prestazione ma è anche sempre stata innovazione. Di stile, di meccanica, di lifestyle, di riferimento nelle competizioni. Oggi lo è ancora ma c'è qualcuno che percorrendo strade parallele è riuscito ad arrivare laddove gli altri ci hanno messo decenni...

Un discorso comunque lungo e complesso che cercheremo di approfondire prossimamente sulle pagine di Automoto.it. Perchè oggi sta emergendo una realtà che sino a ieri, in molti, pensavamo impossibile.