SAMPDORIA ULTRAS - BEST MOMENTS

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SAMPDORIA ULTRAS - BEST MOMENTS

The Ultras
Key Ultra Groups: Ultras Tito Cucchiaroni, Fedelissimi 1961

Other Ultra Groups: Rude Boys, Fieri Fossato, San Fruttuoso 1987, Valsecca Group 1991, Palati Fini, Irish Clan, Struppa 86, Hells Angels, I Gunners, I Bulldog, Ultras Girls, Herberts, Cani Sciolti, Riviera Blucerchiata, Sgreuzzi, Belli e Gonfi, Struppa 86

Ultras Tito Cucchiaroni: la storia
Innanzitutto analizziamo la storia del nome : “ULTRAS TITO CUCCHIARONI“.
Ultras è nato nel 1968/69 ed il primo gruppo si chiamava “Ultras Sant’Alberto“. Erano dei ragazzi di Sestri Ponente che ancora oggi vengono allo stadio, anche se come semplici tifosi, perché non hanno più un’età da ultras.
Tito Cucchiaroni è un grande giocatore argentino che ha militato nella Sampdoria negli anni ’60 e lo si è voluto ricordare per sempre perché ha contribuito al 4° posto nel campionato 1960/61, e per tutto quello che ha dato alla squadra. Gli abbiamo intitolato il club perché spesso abbiamo contatti con personaggi del mondo sportivo e politico, ed il nome ultras può dar fastidio; se magari dobbiamo organizzare dei pullman noi ci presentiamo come “Sampdoria club Tito Cucchiaroni” proprio per evitare problemi.
La parola ultras è difficile da spiegare, molti ne rivendicano la paternità, ad esempio i granata. Noi però possiamo affermare che siamo stati i primi, come testimonia la trasmissione televisiva “Commando ultrà curva sud” andata in onda qualche anno fa; peraltro c’è anche scritto sul libro “Ragazzi di stadio” che i granata hanno assunto la denominazione ultras dopo gli incidenti di Torino-Vicenza del ’71, quindi parecchio tempo dopo. Inoltre, chi abita a Genova si ricorderà che prima di allora erano comparse delle scritte, in Piazza della Vittoria e in Scalinata Montaldo, che dicevano “Uniti Legneremo Tutti i Rossoblù A Sangue”, il cui acrostico, con le iniziali, dà appunto il nome “ultras”, e quelle scritte sono visibili tuttora.
Adesso analizziamo come era il tifo della Samp, nelle sue piu’ lontane origini. All’inizio il gruppo era formato da un centinaio di ragazzi “armati” di tamburi e bandiere, le torce non si usavano ancora. Si andava in trasferta con pullman e ogni tanto c’era qualche “sana” scazzottata, ma era forse più divertente di adesso perché era un modo di vivere lo stadio più spensierato, quello che ti animava era la voglia di portare una presenza anche nelle altre città. Certo vi erano parecchie difficoltà perché tutto era artigianale, i tamburi si suonavano con un pezzo di legno, mentre oggi guai se non hai le bacchette. Era molto più arduo reperire i soldi, perché andavamo avanti con collette e autotassazioni, e nonostante esistessero le tessere sociali, le entrate erano minime perché l’iscrizione costava una fesseria.

Fedelissimi 1961: la storia
All’inizio degli anni sessanta in giro per l’Italia iniziano a nascere dei club di sportivi che seguono le gesta delle squadre calcistiche, e Genova non rimane immune dal fenomeno.
La nascita del Club Fedelissimi Sampdoriani
Il 27 novembre 1961 una delle figure già allora più carismatiche della Gradinata Sud, Beppe Andreotti, fonda il Club dei Fedelissimi Sampdoriani; gli sono accanto tra gli altri Piero Bernardini, Adriano Bernini, Gianfranco Baldini, D’Annunzio, Campani e D’Angelo.
Il club può vantare con orgoglio di essere stato il primo a sorgere sulla sponda blucerchiata della città, dando poi il via al proliferare dei club di sportivi sampdoriani. Nella sua lunga storia si sono alternati alla guida grandi presidenti, a partire dal fondatore Beppe Andreotti e proseguendo con i compianti Giulio Rafuzzi, Nando Simonini e Piero Ballestrazze. Dopo di loro Dino Gasparrini , Giovanni Mantero e Adeà Bertelli . Dal 1986 è presieduto da Roberto Gandolfi . In passato ha fatto parte del Consiglio anche il Dr. Dante Stagno, per molti anni dirigente accompagnatore della squadra. Due parole in più le spendiamo volentieri per ricordare la figura di Beppe Andreotti , scomparso nel maggio 2000 e ricordato dalla Sud nella gara casalinga contro il Monza con lo striscione ‘Ciao mitico Beppe !!’. Sin dal ’51 seguiva le gesta dei blucerchiati in giro per l’Italia, accompagnato da una bandiera con la scritta ‘Forza Sampdoria’ ; questo vessillo ebbe come tomba il Comunale di Torino dopo un vittorioso incontro contro la Juventus nel ’62.

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