TOMBA di SUOR MARIA LAURA MAINETTI, uccisa da 3 RAGAZZETTE SATANISTE a pietrate e coltellate

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CIMITERO di CHIAVENNA, borgo storico e turistico nell'alta Lombardia, in provincia di Sondrio, fra le montagne. Antica tomba perpetua della famiglia Geronimi (cognome diffusissimo in loco), che contiene la salma del sacerdote, docente nei seminari e manualista EUGENIO GERONIMI (1845-1912), morto dopo lunga infermità. Questa tomba antica, con credo proprio vastissima capienza sotterranea, ospita oltre 10 salme, tra cui quelle di 6 suore della congregazione FIGLIE DELLA CROCE -- Teresina Elsa Mainetti, nativa di Colico, in cima al Lago di Como, di famiglia numerosa, cresciuta senza madre, diviene presto Suor Maria Laura. Educatrice e docente in varie località, diviene Superiora delle Figlie della Croce di Chiavenna. Aiutante altruista che non si faceva scrupolo di uscire di notte DI PERSONA se chiamata, nonostante fosse la suora più alta in grado, venne presa di mira da queste 3 ragazzette minorenni LUCIDISSIME nella loro follia: AMBRA GIANASSO, VERONICA PIETROBELLI e MILENA DE GIAMBATTISTA, uniche componenti di una piccola e autocostituita SETTA SATANICA, che avevano rinunciato a ricollegarsi a sette più espanse e consolidate nel timore di sesso imposto o stupri. Una notte di inizio giugno 2000 con sleale menzogna e vile inganno (la Gianasso già l'aveva incontrata fingendo d'essere stata stuprata, di essere per questo rimasta incinta e di essere abbandonata) riuscirono a farla giungere con loro in un luogo isolato e a renderla SACRIFICIO A SATANA. Suor Mainetti, sessantenne, morì lentamente e dolorosamente senza difendersi, chiedendo spiegazioni, assicurando che non avrebbe detto nulla, e infine rannicchiandosi, pregando e invocando perdono per le 3 giovani bestie.
Particolareggiato e straordinario il saggio dell'Avvocato della famiglia Mainetti MICHELE CERVATI, intitolato IN NOME DI SATANA, nel quale viene messo in luce il buonismo dei giudici milanesi del Tribunale dei Minori nel dare la prima condanna alle ragazzette (e nell’assolvere Ambra Gianasso per incapacità di intendere e di volere), poi parzialmente cancellato (in quanto poco possibile farlo) con tanto di pubblico rimprovero e messa in evidenza della loro incompetenza da parte dei più esperti giudici d'appello.
Già il 4 luglio 2004 esce Veronica Pietrobelli, e va per un breve periodo in comunità dove viene addirittura messa ad accudire bambini piccoli. Ci ha poi pensato PRODI con l’indulto del 2006 a liberare la seconda satanista: Milena De Giambattista il 2 maggio 2006 va per un periodo da una comunità di Don Mazzi in provincia di Verona. Dulcis in fundo Ambra Gianasso, di origine torinese, ottiene la semilibertà nel dicembre 2007 proprio dal carcere di Torino, per essere totalmente libera il 12 novembre 2008, grazie ancora all’indulto di Prodi di 2 anni prima. Veronica Pietrobelli ha cambiato cognome e si è trasferita a Roma; il 21 settembre 2008 torna a Chiavenna per i funerali della madre, spentasi per un tumore (probabilmente riposa in questo cimitero, ma se ne ignora il nome): è incinta. Nel 2009 ha avuto una figlia chiamata Laura, con pubblico disappunto della famiglia Mainetti.

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