Chi (RI)cerca trova - MENERVA E GLI ALTRI. DÈI E DEVOTI NEL SANTUARIO DI PORTONACCIO A VEIO

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Registrazione del primo incontro del ciclo "CHI (RI)CERCA TROVA. I professionisti si raccontano al Museo". 8 conferenze tenute da esperti e studiosi che aprono il mondo della ricerca alla conoscenza e alla fruizione del grande pubblico e sono rivolte a curiosi, studenti e specialisti di ogni età, a cura dei Servizi educativi del Museo.

Daniele Federico Maras ci introduce agli studi sul santuario di Portonaccio, un importante luogo di culto che sorgeva subito al di fuori della potente città etrusca di Veio: la più vicina a Roma e la più antica avversaria dei Romani. Il santuario, sede di un oracolo, era frequentato da Etruschi e Latini e persino da condottieri di passaggio, ma anche dai giovani della città, sin dal VII secolo a.C. e fino all'entrata nell'orbita romana.
Un nutrito gruppo di divinità li accoglieva all'ombra del tempio, a partire da Rath e Menerva, rispettivamente corrispondenti ad Apollo e Atena per gli Etruschi, ma anche Hercle/Eracle, Turan/Afrodite, Aritimi/Artemide e altri ancora.

Daniele Federico Maras è funzionario archeologo presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l'Etruria Meridionale, professore universitario presso la Sapienza Università di Roma, Socio ordinario e Segretario della Pontificia Accademia Romana di Archeologia. I suoi interessi di ricerca spaziano nell'intero campo della storia e della cultura dell'Italia preromana, con particolare riguardo ai temi dell'identità, degli scambi culturali e dell'acculturazione greca e romana.

Le conferenze di questo ciclo condividono i presupposti e gli obiettivi didattici e di divulgazione del progetto "XFormal. Informal and Non-Formal E-learning for Cultural Heritage", coordinato dall'Università di Genova, di cui Museo ETRU è partner scientifico.

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