Processione Volto Santo Tagliacozzo 8 aprile 2018

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Processione Volto Santo Tagliacozzo 8 aprile 2018 -
La festa del Volto Santo – il sabato e la domenica dopo Pasqua – è da sempre la festa della Municipalità della Città di Tagliacozzo. In data imprecisata, tra il XVII e il XVIII sec., un Principe di Casa Colonna, Duca di Tagliacozzo, fece dono alla nostra Università del dipinto raffigurante l’immagine del Cristo sofferente impressa sul velo della Veronica, la pia donna che sulla strada del Calvario volle detergere il volto di Gesù dal sangue e dal sudore della passione.

La donazione del Principe di Casa Colonna riguardò anche alcuni beni immobili, la cui rendita è destinata alle esigenze di spesa per gli annuali festeggiamenti che il Comune si impegna ad organizzare. La tela reca sul retro due iscrizioni. La prima, con grafia del XVIII secolo, recita “Questa Sacratissima immagine l’ha toccata il Sacratissimo Volto Santo di Nostro Signore Gesù Cristo che si conserva nella Basilica Vaticana in Roma ed è la sua vera Effigie”. La seconda “Questa Sacra Effigie nel luglio del 1896 fu fatta restaurare dal Prosindaco D. Giuseppe Valentini”.

Il cerimoniale di questa ricorrenza, unica per la fusione tra l’aspetto religioso devozionale e quello civile e laico, vuole che il Sindaco di Tagliacozzo con la Giunta e l’intero Consiglio Comunale, alla sera del sabato, siano accolti dal Parroco della Chiesa Madre dei Santi Cosma e Damiano nel cortile antistante e vengano introdotti nel presbiterio, dove sono in attesa le altre autorità. Il Sindaco quindi si pone innanzi alla “ruota” della clausura attraverso la quale la Badessa fa passare la Sacra Effigie che è quindi esposta alla venerazione dei Fedeli in un’artistica raggiera dorata del XIX secolo. Lo sparo dei mortaretti e il suono festoso delle campane accompagnano il rito. Segue quindi la Santa Messa Solenne, presieduta fino a qualche anno fa dal Vescovo dei Marsi. Al termine, nei saloni del vicino Palazzo Ducale, il Sindaco offriva un sontuoso rinfresco a tutte le autorità civili, militari e religiose e alla cittadinanza intervenuta. Un tempo la popolazione vegliava in preghiera tutta la notte la Sacra Immagine e l’indomani, dopo la Messa Solenne, la Sacra Effigie sorretta dal clero locale, come anche oggi d’altronde accade è trasferita processionalmente nella Piazza dell’Obelisco, dove da un balcone appositamente parato, per le mani di un sacerdote nato a Tagliacozzo, viene mostrata alla venerazione dei fedeli e dopo il sermone da parte di un Prelato e la recita del “Confiteor”, è utilizzata per impartire la benedizione finale alla folla dei convenuti.

Proprio in questo istante la bellissima Fontana dell’Obelisco schizza oltremisura in alto l’acqua e i suoni festosi delle campane e della banda solennizzano ed emozionano ancor di più il momento culminante della festa. Mentre i bambini elevano al cielo le uova pasquali e i tipici dolcetti “colombelle e cavallucci”, confezionati dalle Monache predette. Per questi motivi viene anche chiamata “Festa della Benedizione”. Nel pomeriggio, al termine del canto dei Vespri, il Sindaco restituisce il Volto Santo alle Monache.

Il cerimoniale di questa solenne ricorrenza annuale è codificato da secoli, anche se negli ultimi anni, se ne sono perse alcune caratteristiche di non secondario valore che tuttavia la nostra Amministrazione vuole recuperare. La Municipalità di Tagliacozzo
ha quindi in questa Festa un provvidenziale, peculiare e indissolubile “Legame” con la Chiesa Cattolica locale che sublima e compendia le antiche tradizioni, l’unità e la civiltà della nostra Società

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