La centrale di Somplago, impianto idroelettrico del Tagliamento con esplorazione opere ex SADE (1p)

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Preziosa energia verde ricavabile dall'acqua a costi molto contenuti, una sfida vinta dall'uomo oltre un secolo fa grazie all'introduzione della prima turbina idraulica. Oggi la tecnologia si è affinata parecchio, ma il principio di funzionamento delle macchine rimane sempre lo stesso. Per rendersi conto di come avvenga la produzione di energia da fonte idroelettrica, non c'è modo migliore che entrare in una grande centrale, e grazie alla disponibilità di a2a, siamo andati a vedere come funziona la centrale di Somplago (UD), che attualmente risulta l'impianto idroelettrico più potente del Friuli Venezia Giulia.

La centrale si trova interamente in caverna cioè sia i gruppi turbina –alternatore che i trasformatori elevatori di tensione sono all’interno di una montagna. La sua costruzione iniziò nel 1953 e le prime due turbine entrarono in servizio nel 1958, la terza nel 1962.
L’impianto utilizza le acque provenienti dalla centrale di Ampezzo, alimentata dal lago di Sauris (70 milioni di metri cubi), del fiume Tagliamento e del torrente Degano che vengono fatte affluire nel lago di Verzegnis (capacità 3,6 milioni di metri cubi). Attraverso una galleria in pressione lunga 8,43 km e tre condotte forzate in acciaio del diametro di 2,55 metri l’acqua arriva alla centrale di Somplago. Ognuno dei tre gruppi sfrutta un salto di 285 metri e 22 metri cubi di acqua al secondo e produce 60 MW di potenza da fonte rinnovabile e concentrabile nelle ore di massima richiesta, per un totale di 172,8 MW di potenza installata.

Lo scopo del reportage è anche di scoprire le altre opere realizzate tra gli anni '40 e '50 dalla SADE relative al grande impianto idroelettrico pensato per sfruttare le acque del Tagliamento e dei suoi affluenti, compresa la parte incompiuta presente e visibile all'interno della centrale di Somplago. Si tratta di scavi in roccia con strutture portanti in calcestruzzo ancora perfettamente conservate, che dovevano costituire l'ampliamento della centrale con l'installazione di 2 ulteriori gruppi identici ai 3 attualmente in esercizio. I lavori sono stati interrotti improvvisamente in seguito della tragedia del Vajont, scegliendo di non continuare con la costruzione di opere di sfruttamento idroelettrico e bacini artificiali.

Altrettanto interessanti sono le numerose opere di presa sui torrenti, e le infrastrutture dedicate al trasporto dell'acqua proveniente da vallate diverse, per le quali cercheremo di capire il funzionamento e le caratteristiche, anche grazie allo studio dei progetti originali dell'epoca. Nella seconda parte del reportage esamineremo altri manufatti interessanti e poi andremo alla ricerca di 2 vecchie centrali private, che si trovano ormai sperdute nei boschi attorno al fiume, le quali potrebbero riservare ancora delle sorprese interessanti.

Dati Principali centrale di Somplago:
Ubicazione: Alpi Carniche – località Somplago (Cavazzo Carnico)
Potenza installata: 172,8 MW
Turbine installate: 3 Francis
Alternatori installati: 3 x 55 MW ad asse verticale
Bacino imbrifero: 647 km²
Dighe: Invaso del Ambiesta (3,4 milioni mc³)
Salto medio effettivo: 280 m
Inizio costruzione: 1953
Entrata in servizio gruppi 1-2: 1958
Entrata in servizio gruppo 3: 1962
Gestore attuale: a2a
link:
https://www.gruppoa2a.it/it/chi-siamo...

credits info e immagini storiche:
“L’Energia Elettrica” - rivista periodica
“Impianti del Tagliamento” - Società Adriatica di Elettricità
Documentazione ENEL relative agli impianti del compartimento di Venezia

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