SULMONA: SERATA CALCIOPOLI, ''MOGGI-JUVE, CONDANNE SENZA PROVE''

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SULMONA: SERATA CALCIOPOLI, ''MOGGI-JUVE, CONDANNE SENZA PROVE''

di Roberto Santilli

SULMONA - Serata tutta dedicata al processo 'Calciopoli, lo scandalo durante il quale, nell'estate del 2006, la Juventus finì in serie B e perse due scudetti, dal punto di vista della difesa quella di ieri a Sulmona (L'Aquila) nel corso di una conviviale del Panathlon International Club della cittadina abruzzese, nella sala convegni dell'Hotel Meeting.

All'evento erano presenti Maurilio Prioreschi, avvocato del collegio difensivo dell'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, che ha presentato il libro '30 sul campo. Tutta l'altra verità su Calciopoli' (Dalai editore), il giornalista Massimo Zampini, anch'egli avvocato, autore del libro 'Il gol di Muntari. Storia dello scudetto più bello di sempre', dedicato allo scudetto numero 28 per la giustizia sportiva italiana (30 per la Juventus e la stragrande maggioranza dei tifosi juventini), il giornalista di fede juventina e opinionista di punta di Radio Radio Antonello Angelini, quest'ultimo in compagnia di sua moglie, l'attrice e fotomodella inglese Ami Veevers-Chorlton.

Assente giustificato Luciano Moggi, che nella parte penale di Calciopoli è stato condannato in primo grado a 5 anni e 4 mesi di carcere per associazione a delinquere. "Ha avuto degli inconvenienti", ha spiegato Mario Pelino, presidente del Panathlon sulmonese che il prossimo 9 maggio celebrerà i 38 anni di attività con la presenza del governatore del Panathlon nazionale.

Sono state sviscerate molte delle anomalie del processo penale di Napoli, fermo alla sentenza di primo grado ma che nel corso degli anni ha portato alla luce parecchie situazioni 'calde' del mondo del calcio italiano mai considerate dall'accusa e poco presenti sui media nazionali.

"Si è tenuto conto di tutto ciò che faceva comodo all'accusa - ha affermato Prioreschi - ignorando e occultando gli elementi che al contrario avrebbero messo in discussione l'impianto accusatorio, facendolo crollare come un castello di carte. Per fortuna l'imputato Moggi dispone di strumenti economici che un cittadino comune non può permettersi. Questo per me è il dato peggiore, perché la giustizia italiana può schiacciare chi non può difendersi per mancanza di soldi. Solo di dati audio, Moggi ha speso circa 70mila euro. Un lavoro faticosissimo, difficile, complicato, ma che è stato portato avanti per difendere Luciano. Siamo stati costretti a evidenziare ciò che l'accusa faceva finta di non vedere".

"Io ho lavorato in molti processi, alcuni dei quali drammatici per la storia italiana come quello per l'omicidio del giornalista Mino Pecorelli - ha aggiunto Prioreschi - ma non avevo mai avuto a che fare con così tante anomalie".

"La stessa sentenza di primo grado - ha spiegato quindi l'avvocato - lascia molto a desiderare, direi che è l'ennesima prova di quanto sia anomalo il processo. Il prossimo 24 maggio inizierà l'appello, siamo impegnati per prepararci ad affrontarlo nel migliore dei modi".

Molto decisi Angelini e Zampini, spesso presenti in diverse trasmissioni sportive televisive e radiofoniche, oltre a scrivere quasi giornalmente su diverse testate giornalistiche della rete.

"Calciopoli rappresenta il sogno di tutta l'Italia anti-juventina - hanno commentato - cioè quello di vedere la Juventus schiacciata e perdente, ma non solo. Si tratta di un processo farsa basato su intercettazioni tagliate e cucite per l'occorrenza che hanno permesso la distruzione della squadra più forte d'Italia anche per una serie di interessi convergenti".

"Oggi la Juventus è tornata ad essere odiata perché vincente - ha precisato Zampini - e le altre squadre ovviamente si lamentano perché hanno creduto che Moggi comandasse il calcio italiano insieme all'ex amministratore delegato Antonio Giraudo (condannato a dicembre del 2012 in un processo a rito abbreviato "dove sono stati assolti tutti gli arbitri, che tra l'altro erano stati condannati dal Gup in primo grado", come ha ricordato Prioreschi al quotidiano abruzzese centrobruzzonews.blogspot.it). La storia, come vedete, si ripete. Quando la Juventus vince deve aver per forza aver rubato, per milioni di italiani sarà sempre così".

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