Il futurismo: i manifesti, le provocazioni, i temi

Il 20 febbraio del 1909 Filippo Tomaso Marinetti pubblicava a sue spese sulle pagine del quotidiano francese Le Figaro il celebre manifesto con cui enunciava gli esaltanti valori che lo animavano. L'amore per il pericolo, l'aggressività, la velocità, l'energia dirompente, l'automobile in corsa: con un linguaggio maschile fortemente espressivo proclamava la nascita ufficiale del futurismo, l'avanguardia italiana che si sarebbe fatta conoscere per le sue sfacciate provocazioni.

00:00 Introduzione
01:26 Il manifesto futurista letto a Torino
02:33 La provocazione e il superamento della separazione arte/vita
04:00 Scaraventare il pubblico al centro dell'opera
05:43 Il manifesto sulla Gazzetta dell'Emilia
06:07 Carmelo Bene legge il Manifesto del 1909
08:50 Il mito del futuro contro il mito del passato
09:48 La guerra come sola igiene del mondo
10:22 I valori (collegamenti con le altre materie)
15:38 La mostra alla Galleria Bernheim-Jeune di Parigi (febbraio 1912)
17:14 Alcuni manifesti
21:06 I paroliberi
24:06 Una serata futurista
25:40 La musica rumoristica e il cabaret
26:48 Le serate futuriste come provocazione
28:03 Il partito politico futurista
30:31 Sintesi futurista della guerra
32:02 Il 1910 e il campanile di Venezia
35:55 L'automobile in corsa e la tecnocrazia
36:56 Il nomadismo e il taglio delle radici
38:12 Marey e la cronofotografia
40:11 Muybridge e il movimento degli animali
41:15 Il dinamismo di un cane al guinzaglio di Balla
41:50 Balla e le automobili
42:27 Lampada ad arco di Balla