CNP - "Dalla terra degli equi all'incoronazione di Celestino V" - 3° e 4° Settimana

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Partiamo tutti insieme con gli amici di Va sentiero per l’ultima spedizione sul Cammino Naturale dei Parchi che ci condurrà alla basilica di Colle Maggio (L’Aquila).

Riprendiamo il nostro cammino con gli amici di Va sentiero da Corvaro presso la riserva naturale dei monti della Duchessa percorriamo la valle di Malito un posto incantevole per poi raggiungere l’altopiano di castiglione, terminiamo la nostra prima giornata di cammino presso il lago di Rascino un lougo inaspettato e magico dove possiamo rifocillarci mangiando la zuppa di lenticchie prodotte proprio in questi luoghi.

Il secondo giorno in cammino di questa ultima settima prosegue in direzione Antrodoco, prima di raggiungere questo meraviglioso borgo passiamo sul monte Nuria lasciandoci alle nostre spalle un posto magico l’altopiano di Rascino.
Scendendo lungo il pendio incontriamo il rifugio De Angelis per poi soffermarci nel borgo di Rocca di Fondi, un luogo disabitato durante l’inverno, ma molto vivo in primavera estate.
Dopo in piccolo ristoro ci avviamo in direzione Antrodoco dove trascorriamo la notte presso l’ostello il castagno una piccola realtà ricettiva che si è sviluppata anche grazie alla presenza di questo cammino naturale.

E’ il terzo giorno della spedizione la nostra destinazione il borgo di Cittàreale ci permettiamo di accorpare due tappe 17-18 visto il poco dislivello del tacciato, attraversiamo questo meraviglioso territorio lungo la gola del Velino il percorso
coincide con il sentiero CAI salaria 150 costeggiano il torrente velino camminiamo nelle gole lavate in tempi geologici dall’acqua, osserviamo tutto dal basso, lungo una strada che fin dall’antichità ha nel suo nome quello che era il suo destino, si respira la storia passata.
La Salaria era una via che i Sabini usavano per portare il sale nelle loro Terre. All’interno di questa meravigliosa atmosfera raggiungiamo Cittareale l’agriturismo Luceppe un posto incantevole gestito da una famiglia fantastica a
partire da Padre Filippo per poi arrivare al figlio Emidio senza trascurare la moglie e i nipotini.

Il quarto giorno ci aspetta una tappa unica in quanto forse la più bella di questo meraviglioso cammino ci conduce ad Accumuli, con tutti noi oggi cammina anche un amico che viene da molto lontano, Pitter, un ragazzo di Manchester, che dopo molto girare ha deciso di vivere in questi luoghi. Questa tappa ricoprire una bellezza unica per il suo paesaggio ma ha un valore unico per l’umanità che abbiamo da sempre incontrato, in questi luoghi vive la meravigliosa famiglia di Giorgio che grazie alla sua gentilezza ci ha da sempre accompagnato lungo il cammino naturale dei parchi.
Un incontro casuale avvenuto nel 2016 con l’amico di sempre Alessandro Giordani.
Tornado alla spedizione raggiungiamo prima il rifugio di Aleggia per poi affrontare una piacevole salita che ci porta a lambire monte prato.
Raggiunta la cima ci dirigiamo verso il rifugio tosti per poi arrivare presso i meravigliosi Pantani di Accumoli dove facciamo una breve sosta, siamo entrati nel Parco Nazionale del Gran Sasso Laga.
Continua la nostra spedizione per il raggiungere Accumoli.

Comincia il quinto giorno di cammino direzione Amatrice questa tappa come le successive racchiudono tutte le ferite che questi territori portano a causa del terremoto del 2016.
Luoghi incantevoli per il paesaggio mozzafiato ma pieni di dolore.
In questa tappa incontriamo molti amici in particolare due cani un pastore maremmano e un meticcio che ci scortano fino ad amatrice dove ad aspettarci c’è l’amico di sempre del cammino naturale Fortunato con l’amministrazione comunale.

Il sesto giorno la destinazione e il lago di Campotosto con gli Anici di Va sentiero, descrivere il paesaggio è impossibile in quanto ricco di sfumature necessita di essere vissuto per apprezzare la sua bellezza. La camminata è piacevole in quanto il tracciato anche se ci accompagna con una lieve pendenza ci permette di ammirare la numerosa biodiversità presente sul territorio.
Dopo una lunga scarpinata raggiungiamo un luogo incantevole monte Cardito che ci permette di ammirare la bellezza paesaggistica del lago di Campotosto dove spicca in lontananza il gran sasso, percorriamo l’ultimo tratto per poi incontrate l’amica Assunta Perilli la tessitrice con il suo telaio di legno.

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