LOSAR 2011 all'Istituto Lama Tzong Khapa

2138, l'anno del coniglio e dell'elemento metallo.

Il 5 marzo in Tibet sono iniziati i festeggiamenti per il nuovo anno, il Losar (Lo che indica anno e sar che sta per nuovo).

Le radici della festa sono molto più antiche del buddhismo e sono da ricondurre alle feste invernali dei popoli dell'Himalaya i quali offrivano incensi e riti pagani affinché gli spiriti garantissero un anno di prosperi raccolti.
Queste tradizioni sono evolute nel tempo nella cultura buddhista e corrispondono appunto alla ricorrenza del Losar in cui le celebrazioni hanno mantenuto la stessa importanza trasformandosi però in cerimonie rigorose, all'interno dei monasteri, e in motivo per valorizzare il culto della famiglia, all'interno delle case.

E' la festa più importante dell'anno ricca di storia, di tradizioni antiche e di riti, in cui si alternano momenti solenni a momenti di gioco e festeggiamenti popolari che si protraggono per qundici giorni.
Dei quindici giorni tre però sono i più importanti:
il Gutor il giorno in cui si allontana la negatività dell'anno passato, si scacciano le negatività e si purifica la casa, il successivo durante il quale le abitazioni vengono accuratamente pulite per accogliere il nuovo anno e, infine il terzo: l'anno nuovo, o Losar.

L'anno tibetano ha 360 giorni, suddivisi in 12 mesi di 30 giorni ciascuno. La luna nuova segna sempre l'inizio di un mese, mentre la luna piena segna sempre il quindicesimo giorno del mese. Per bilanciare i 354 giorni del ciclo lunare con i 360 giorni del calendario, è previsto un sistema complesso di giorni mancanti (tsi chad-pa) e di giorni ripetuti (tsi lhag-pa).

All'istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, ogni anno viene celebrato il Losar come ringraziamento ai maestri che con costante impegno, mantengono vivi gli insegnamenti che Buddha Shakyamuni trasmise più o meno 2500 anni fa.

L'alba del primo mattino dell'anno viene accolto con la Puja della Lama Chopa o Offerta al maestro spirituale, la pratica principale nella scuola Ghelugpa della tradizione Vajraiana. La cerimonia appartenente al Tantra, viene eseguita alla maniera degli antichi monasteri tibetani ed è ricca di colori, di suoni prodotti da tradizionali strumenti e gesti simbolici.
Durante la clebrazione vengono offerti cibo gustoso, fiori e sciarpe di seta ai maestri presenti e ai maestri che rappresentano il lignaggio (le cui immagini vengono poste su troni come se presenziassero realmente).
Il significato di tali offerte non è a favore dei Lama ai quali vengono donate, al contrario, sono gesti di rispetto e fiducia che permettono di accumulare Karma positivo a favore dell'offerente.