Intervista a Ivo Sassi, Scultore

Le sculture di Ivo Sassi sono sempre contrassegnate da una coerenza indiscutibile nella continuità della ricerca. Lartista ha un acuto interesse per una fondamentale visione tettonica della forma risolta mediante primarie e derivate figure geometriche quali il cerchio e la sfera, il triangolo e il poliedro, il cilindro e il parallelepipedo, insieme a tutta una serie di varianti giocate sulle loro sezioni. La stereometria di queste forme, tuttavia, viene ogni volta posta in dialettica con interventi di matrice organica, come di umori e agenti naturali, escrescenze che danno valenze di segno barocco a una impostazione razionalistica, di misurazione della forma. Una mimesi della natura intesa come vivente, fattuale, agente per opposte tensioni esterne o interne ad essa, che tendono a espandersi nello spazio. Unaltra costante delle ceramiche di Sassi è limmersione dei materiali che utilizza, siano essi maioliche, grès, refrattari e lelaborazione delle loro superfici per esiti sofisticati di smalti, segni, tracce, impronte. Sassi sottolinea, con un materiale ceramico, le connotazioni di un linguaggio plastico già strutturalmente volto a ricreare una natura sconvolta, disaggregata, implosivi ed esplosiva.