La Storia siamo noi: I manager di Hitler - Alfried Krupp

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Alfried Krupp è stato un imprenditore tedesco, l’ultimo re dei cannoni.
La sua carriera può essere riassunta così: a 36 anni era proprietario unico del complesso industriale più grande d’Europa, a 41 anni era in prigione e non possedeva legalmente un centesimo, a 55 aveva ricostruito la sua fortuna, e a 60 aveva tanti debiti che dovette spartirla con i creditori.
Le officine produssero i cannoni tedeschi della prima guerra mondiale. Dopo la guerra gli Alleati pretesero la distruzione delle officine Krupp, e Gustav fu condannato da una corte marziale francese a 15 anni di prigione, di cui scontò solo 7 mesi. Ma la ripresa fu rapida. Nei primi anni trenta, il denaro dei Krupp contribuì a finanziare la campagna elettorale e propagandistica di Adolf Hitler e, in seguito alla presa di potere di Hitler, le officine cominciarono a produrre per il riarmo tedesco. Il giovane Alfried, timido, solitario, con un’educazione aristocratica, si iscrisse nelle SS nel 1931, si laureò in ingegneria nel 1934 e divenne vice-direttore del complesso Krupp nel 1936.
Si trovò alla testa dell’enorme impresa nel 1943, quando il padre, colpito da emorragia cerebrale, perse l’uso della parola. Intere industrie straniere dei Paesi occupati erano state assorbite dal complesso Krupp e duecentocinquantamila operai lavoravano nelle officine sparse per la Germania e l’Europa. Molti di questi operai erano, però, prigionieri di guerra o perseguitati politici: quelli ancora in grado di lavorare che le SS affittavano come schiavi nelle officine, al prezzo di 4 marchi al giorno.
Fu questo il principale capo d’accusa che, al tribunale di Norimberga, procurò ad Alfried la condanna a 15 anni di carcere e alla confisca totale dei beni. Ma la guerra di Corea e l’interesse degli americani alla ripresa dell’economia tedesca giocarono a favore del detenuto. Graziato nel 1951 e reintegrato nel possesso dei suoi beni due anni dopo, Alfried si rimise al lavoro insieme a Berthold Beitz, un giovane manager che proveniva dal settore assicurativo, e al quale Krupp diede la carica di direttore generale proprio perché non sapeva niente di armi né di acciaio.

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