qual è l'acqua ideale per bagnare le orchidee

dal libro ORCHIDEE, STORIE & PERSONAGGI 4° edizione acquistabile da www.orchideria.it o amazon: La qualità dell’acqua. È molto importante avere un’acqua di buona qualità, l’acqua ideale per le orchidee deve avere bassissima salinità che si misura in microsiemens (µS/cm) e una corretta acidità che si misura in valori di PH in una scala da 0 a 14, PH 7 è neutro, PH 0 è il massimo dell’acidità e PH 14 il massimo dell’alcalinità, una buona acqua per bagnare le orchidee ha una salinità inferiore a 100 µS/cm e un PH tra 6 e 6,5 con qualche eccezione, ad esempio la maggior parte dei Paphiopedilum vuole un PH leggermente superiore a 7.
Si può usare l’acqua piovana infatti nelle foreste tropicali dove vivono le orchidee epifite sono bagnate appunto dalla pioggia ma in zone inquinate come da noi la pioggia cadendo pulisce l’aria portando con se l’inquinamento per cui bisogna raccoglierla dopo qualche ora di pioggia e poi solitamente è acida per cui bisogna correggere il PH, nei negozi di acquari si trovano dei kit abbastanza economici per misurare e correggere il PH. Nei negozi di acquari troverete tutto il necessario per il trattamento dell’acqua perchè i pesci sono ben più esigenti delle orchidee.
Si può utilizzare l’acqua dei condizionatori e celle frigorifere, è acqua distillata, mentre meglio non utilizzare quella delle asciugatrici perché può contenere residui di detersivi.
Ma come dice sempre un amico: il metodo di filtrazione dell’acqua “MOLTO PIU’ MIGLIORE ASSAI” è quello ad Osmosi Inversa o RO (Reverse Osmosis) è un sistema di filtrazione in cui l’acqua viene forzata ad attraversare una piastra semipermeabile e attraverso questa piastra passa solo acqua pura e si ha una percentuale più o meno grande di acqua di scarto con tutte le impurità dell’acqua di partenza.
L’acqua demineralizzata: piovana, da osmosi, dei condizionatori e celle frigorifere va conservata in contenitori opachi per evitare che con la luce si sviluppino alghe e non va usata pura ma con una piccola percentuale di acqua del rubinetto o una piccolissima quantità di concime per avere un minimo di salinità per evitare che avendo una pressione salina inferior a quella delle piante sottragga sali alle radici.