“Rischio elettrico” è il titolo della puntata 12 della trasmissione “Edilizia Sicura-Il mondo dell’edilizia a 360°”, stagione 2016-2017, in onda a marzo 2017 su NettunoTv canale 99 del digitale terrestre, LepidaTv canale 118, DI.TV canale 90 e su YouTube (Edilizia Sicura-Cpto Bologna).
I rischi correlati all’elettricità sono rappresentati dall’elettrocuzione (contatto con parti in tensione) e da pericoli nascosti, come i contatti indiretti su parti che possono andare in tensione per mancato isolamento (ad esempio involucri di gru o carcasse di betoniere, alimentati e, per difetto di isolamento, a rischio elettrocuzione). Misure valide di prevenzione sono un buon isolamento dei conduttori interni, un’efficace messa a terra per dispersione e una protezione differenziale (salvavita) con corrente di intervento sensibile appena si manifesta un guasto.
È sempre necessario, nell’impiantistica, lavorare fuori tensione, staccando gli interruttori. È una regola semplice, basilare, che salva la vita: vediamo come si fa, di fronte a un quadro elettrico.
In cantiere sono fortemente sconsigliati adattatori (soggetti a surriscaldamento) e prese triple (le prese da usare devono essere di tipo industriale e stagne).
La scelta di un punto di connessione dell’energia elettrica e di un percorso che non sia soggetto a danneggiamento è il primo requisito da impostare in fase di progetto, così come l’isolamento, che deve nascere con l’impianto e va mantenuto nel tempo.
Vediamo gli errori che si commettono di fronte a un quadro elettrico di cantiere, ad esempio se questo si bagna o presenta cavi staccati. La protezione differenziale evita i contatti indiretti, mentre le protezioni da sovracorrente agiscono in caso di prelievi di energia superiori a quanto l’impianto possa tollerare: gli interruttori magnetotermici, scelti da un installatore qualificato, devono essere commisurati alla sezione dell’impianto (deve esserci coerenza tra le potenze in gioco e la tipologia delle protezioni installate). L’impianto è conforme quando non è necessario proteggerlo ulteriormente dal punto di vista del rischio di fulminazione e gli elettricisti devono sempre documentare le operazioni effettuate, anche in previsione di possibili responsabilità qualora avvengano infortuni.
In un cantiere elettrico devono essere presenti un tecnico qualificato - una ditta abilitata capace di realizzare gli impianti rispettando la normativa - dispositivi differenziali salvavita coordinati con le protezioni e un impianto di terra, ordinario e supplementare (con dispersore). Per comprenderne la funzione, viene fatto un paragone con l’indossare la cintura di sicurezza in auto in caso di incidente. Negligenza, pigrizia, ignoranza sono le principali cause di mancate azioni di prevenzione del rischio elettrico. La formazione è basilare per impiantisti e imprese edili, che devono svolgere con competenza anche attività di controllo a distanza dell’impiantistica: il cantiere evolve, l’impianto invecchia, quindi va sempre verificata la sua efficacia nel tempo. Una norma del Comitato elettrotecnico italiano contiene le regole tecniche per il suo corretto funzionamento: quello di cantiere è diverso da quello ordinario e gli installatori devono rilasciare sempre una Dichiarazione di conformità (equivalente al collaudo stesso), inviata poi dal datore di lavoro all’Ausl e all’Inail per la denuncia dell’impianto stesso.
Tra un’intervista e un’altra, Napo ci mostra che cosa succede se non si rispetta la sicurezza in cantiere, anche dal punto di vista elettrico. Il rischio di fulminazione è reale e va evitato con tutte le protezioni del caso. Un altro video illustra nel dettaglio cavi, guaine, messe a terra e conduttori e anche quali attrezzi funzionanti a corrente elettrica siano adatti all’uso.
Gli intervistati sono Piermario Bertoncello (Tecnico della sicurezza AUSL Bologna), Jader Barbolini (Elettricista), Giuliano Pancaldi (Tecnico della sicurezza AUSL Bologna), Alfonso Montefusco (Coordinatore area PSAL AUSL Bologna).
In chiusura viene presentato un percorso formativo rivolto ai capocantieri, per affinarne la figura professionale e delineare una più alta capacità di gestione del lavoro. L’Iiple ospita il corso e partecipa sia come fruitore sia come supporto ad altre scuole professionali. Si segnalano anche il bando Isi 2016 per i finanziamenti alle imprese e il concorso creativo “Sicuri si cresce”.
“Edilizia Sicura” è a cura di Iiple e parla di sicurezza sul lavoro, efficientamento sismico ed energetico, ambiente, infortuni e prevenzione, malattie professionali, nuove tecnologie, aggiornamento sui temi edili, formazione. In ogni puntata si approfondiscono uno o più argomenti, con interviste, focus sul mondo delle costruzioni e sulle molteplici attività dell’Istituto professionale edile, presente sul territorio della Città Metropolitana di Bologna da 70 anni.
L’Istituto professionale edile è su Facebook, LinkedIn, Google Plus e sul sito www.edili.com.
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