Norcia è un comune di circa 5000 abitanti della provincia di Perugia,a circa 100 Km dal capoluogo umbro. E' situata a circa 600 m su livello del mare e al limitare dell'altopiano di Santa Scolastica, un pianoro di origine tettonica collocato nel cuore dell'Appennino umbro-marchigiano ed inserito nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Storia di Norcia
Norcia ha origini molto antiche. Sono infatti state trovate tracce di insediamenti neolitici, databili intorno al 1300 a.C. Fu la cittadina Sabina posta più a nord; è stato trovato recentemente un villaggio e una necropoli nell'area fuori Porta Romana. Subì anche l'influenza degli etruschi, e alcuni storici fanno risalire l'antico nome della cittadina, Nursia, proprio alla dea Nortia, dea etrusca della fortuna. Nel suo poema epico, l'Eneide, Virgilio identifica Nursia come patria di Ufente, condottiero che combattè contro Enea: si può infatti leggere nel libro VII:
Et te montosae misere in proelia Nursae,
Ufens, insignem fama et felicibus armis
La città venne conqiustata nel 290 a.C. dai Romani, che concessero la cittadinanza (268 a.C.) e la inglobarono alla tribù dei Quirini. Tito Livio informa dei volontari forniti dalla città a Scipione durante la seconda guerra punica contro Annibale. La città era anche famosa per essere la patria di Quinto Sertorio, grande generale romano, e di Vespasia Polla, madre dell'imperatore Vespasiano, la cui casa è possibile ammirare a Spoleto. Durante la guerra civile si alleò con Antonio, e in seguito alla sconfitta patì una grave crisi anche economica. Venne evangelizzata da San Feliciano, vescovo di Foligno, ma è nel 480 che nascono i due grandi santi della città, i fratelli gemelli San Benedetto e Santa Scolastica. Il primo, patrono d'Europa, studiò a Roma e creò la regola omonima, famosa per il motto Ora et labora, che racchiude lo stile di vita dei monaci benedettini impegnati nel servizio di Dio attraverso la preghiera e fedeli al lavoro. I suoi seguaci fondarono numerosi monasteri in Italia ed in Europa, portando ad un lungo e fruttuoso processo di evangelizzazione dei popoli barbarici. Fu autore della Regola, che rappresenta la sintesi più matura delle esperienze monastiche precedenti. Soppiantò le altre legislazioni monastiche, anche per volere di Carlo Magno.
Negli anni la città subì le invasioni dei Goti, dei Longobardi, dei Franchi e dei Saraceni. Intorno all'890 la popolazione l'abbandonò, per poi tornarvi: Norcia riprese a prosperare e intorno al 1200 si costituì in libero comune. Il XIV secolo fu una fase di consolidamento del comune; in seguito ad una saggia ed attenta politica di alleanze, Norcia divenne il più importante Comune dei monti Sibillini. Nel Quattrocento il comune tentò di sottrarsi al controllo dei legati pontifici ma nel secolo seguente il Papato controllava la città: è di questo periodo la costruzione della Castellina, una Rocca che si affaccia sulla piazza principale. Nei secoli seguenti Norcia prosperò, ma fu poi semidistrutta da due terremoti nel 1700 e da uno, devastante, nel 1859.
(tratto da "Umbria bed & breakfast" )
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