Le api sono fondamentali per la sopravvivenza di oltre l’80% delle specie vegetali, garantendo la biodiversità essenziale per l’alimentazione umana e animale. Proteggere la biodiversità e l’ambiente richiede l’adozione di tecniche agricole avanzate e la diffusione di pratiche sostenibili a un numero crescente di aziende.
In questa puntata, esploriamo un movimento che invita tutti a contribuire alla protezione degli impollinatori e della biodiversità. Nei Colli Euganei, incontriamo la Fratelli Polli Spa, una grande azienda agro-industriale che ha fatto della sostenibilità e dell’innovazione agricola una delle sue missioni, e Beeing, una start-up innovativa dedicata alla protezione delle api, il più importante insetto impollinatore.
Le api migliorano la biodiversità impollinando alberi e piante da fiore, e l’apicoltura può contribuire alla conservazione delle foreste e dell’ambiente in generale. Integrare l’apicoltura nella pianificazione locale può supportare la riforestazione, ridurre la povertà e promuovere lo sviluppo sostenibile regionale. Roberto Pasi, CEO di Beeing, ci spiega come la loro attività sostenga l’apicoltura attraverso un programma di adozione di arnie da parte di imprese e privati cittadini, motivati a partecipare a questo importante processo.
Beeing ha sviluppato alveari innovativi e strumenti tecnologici che facilitano il lavoro degli apicoltori e forniscono preziose informazioni sulla salute dell’ambiente, sia rurale che urbano, contribuendo a migliorare la biodiversità e a monitorare l’ecosistema.
Manuela Polli, rappresentante della sesta generazione della famiglia Polli e responsabile delle strategie di ricerca e sviluppo aziendale, ci racconta perché la sua azienda, con oltre 150 anni di storia e leader nella produzione di pesti, sughi, conserve, sottoli e sottaceti, ha deciso di adottare alcuni alveari dietro i capannoni dello stabilimento di Lozzo Atestino. La Fratelli Polli, fondata nel 1872 da Fausto Polli, quadrisavolo di Manuela, iniziò come una bottega di prodotti alimentari a Milano. Nel 1919, il trisnonno di Manuela acquisì lo stabilimento di Monsummano Terme, che oggi è il sito produttivo principale del Gruppo Polli. Poi, negli anni ’50, durante il boom economico, l’azienda iniziò le prime vendite all’estero fino ad arrivare al 2000, sotto la guida di Marco Polli, padre di Manuela, in cui l’azienda ha ampliato le linee di prodotto, iniziando a produrre salsa di pesto, consolidando così la posizione sul mercato europeo. La produzione del pesto è stata particolarmente voluta dall’azienda, che promuove la sostenibilità come valore fondamentale in tutte le sue scelte.
Incontriamo poi Marianna Guerra, titolare della principale azienda fornitrice di basilico alla ditta Polli. Marianna ci spiega quanto sia delicata questa pianta, amante del sole e dei climi secchi, e quindi suscettibile alle malattie. Per questo motivo, la sua azienda seleziona varietà resistenti alle malattie fungine e pianta fiori per favorire l’impollinazione.
Successivamente, incontriamo Alberto Canton, apicoltore che ci accoglie per controllare la produzione di miele nell’apiario della ditta Polli. Con lui cerchiamo di capire perché l’apicoltura sia strettamente legata all’integrazione con il territorio: le api sono sentinelle dell’inquinamento ambientale e offrono importanti benefici ecologici. Una diminuzione delle api rappresenta una minaccia per gli ecosistemi naturali, mentre la loro salute è cruciale per l’agricoltura, che dipende da esse per l’impollinazione. Se le api sono in salute, lo è anche l’ambiente circostante.
La puntata si chiude con l’appuntamento dedicato ai più piccoli LA PAC VISTA DAI BAMBINI, con un servizio curato da Tele Dehon e realizzato presso l’ Istituto Comprensivo Don Bosco con studenti e insegnanti della Scuola primaria A.Ciancia sul tema “promuovere le conoscenze e l’innovazione”.
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