Chiesetta delle Grazie a Nuoro

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Uno dei più antichi monumenti di culto di Nuoro ed esprime pienamente la profonda devozione degli abitanti del centro Sardegna, soprattutto in occasione delle celebrazioni di fine novembre
A una statuetta lignea della Madonna, ritrovata a Nuoro nel XVII secolo da un giovane pastore, i racconti popolari attribuiscono il miracolo di aver salvato la città dalla peste. In seguito al prodigioso evento, nel capoluogo, ogni anno, dal 1812, viene sciolto un voto fatto alla Vergine: il 21 novembre si celebra la festa, molto sentita da tutto il centro Sardegna, della Madonna delle Grazie. A lei è dedicata nel quartiere nuorese di Seuna la chiesa ‘vecchia’ (XVII secolo), detta così per distinguerla dal nuovo santuario edificato, anch’esso in onore della patrona di Nuoro, negli anni Cinquanta del XX secolo e dove è stato trasferito il simulacro ‘miracoloso’.
In un documento ufficiale è scritto che il permesso di fabbricare una chiesa in onore della Vergine delle Grazie fu concesso nel 1679, ma nell’iscrizione in latino sulla facciata è incisa un data di realizzazione anteriore: 13 maggio 1670. Nell’iscrizione sono riportate anche dedica alla Madonna, nome del committente (Nicolao Ruju Manca) e diritto alla sepoltura sua e dei suoi familiari dentro la chiesa.
L’edificio ha un’unica navata voltata a botte, con presbiterio quadrato e sopraelevato, su cui poggia un altare di stile neoclassico, aggiunta ottocentesca. Nel complesso, però, forme e decorazioni mostrano una commistione di elementi tardogotici. Il portale è evidenziato da un frontone in trachite, composto da timpano con nicchia, che poggia su un architrave diviso in specchi da due cornici, e sorretto da due semicolonne. Il capitello di una delle due è decorato con figure zoomorfe e floreali, così come il rosone, anch’esso in trachite e di ottima fattura.
Accederai al santuario da una scala di granito oppure da due ingressi laterali: quello sulla fiancata sinistra presenta decorazioni tardo rinascimentali, quello sul lato destro conduceva a un chiostro con un vasto loggiato, ostello per i pellegrini durante la festa della patrona. Sulle fiancate vi sono loggette che ‘alleggeriscono’ il volume massiccio della costruzione. All’interno ammirerai pregevoli affreschi del XVIII secolo, che raffigurano apostoli, profeti e brani delle Sacre Scritture.

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