Le Bianche Guglie del Lebendun 2940m Val Formazza anello da Riale 9 Agosto 2022

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Riale, Alta Val Formazza (VCO). Dal parcheggio si sale alla diga del lago Morasco, che si percorre fino in fondo, poi si sale a sinistra per il lago del Sabbione. Sul lato opposto della valle si vede il rifugio città di Busto con il vicino Pian dei Camosci. Arrivo al lago del Sabbione in un'ora e quarantacinque minuti, e prendo a sinistra per salire al rifugio Somma Lombardo. Le Bianche Guglie sono già visibili in lontananza, soprattutto con il cannocchiale, e si vedono escursionisti partiti la mattina dal rifugio; in tanti decidono di spezzare in due giorni l'escursione e pernottare al Città di Busto o al Somma Lombardo. Dopo un caffè e una bella chiacchierata con i ragazzi del rifugio, parto sul sentiero G37; si sale fino a quota 2730m, passando per la cava dove hanno estratto le rocce per la costruzione della diga. La diga del Ghiacciaio, film di Ermanno Olmi, racconta la costruzione di questo invaso, il più grande del Piemonte. Scendo al lago dei Gemelli di Ban 2625m, e qui finisce il tratto del percorso valutato E. Passato il lago si risale una pietraia morenica per un centinaio di metri , e quindi si procede per il vallone, aggirando la montagna. Si vede dall'alto la Val Vannino con i laghi, ma bisogna ancora salire un tratto di montagna, per poi scendere alle bianche guglie. La bellezza di questo luogo geologico, da cui affiorano queste punte di roccia calcarea bianca, è impagabile, e vale la fatica fatta ( sono passate poco più di due ore dal rifugio Somma Lombardo). La croce su un gruppo calcareo ricorda la guida alpina Eugenio Margaroli, cui è dedicato anche il rifugio situato più in basso nella valle, dove si mangia benissimo. I ghiacciai della Punta d'Arbola, la regina della Val Formazza, sono oltremodo sofferenti, e lontani sono i ricordi in cui il ghiacciaio entrava nel lago del Sabbione. Lunga la discesa, tra rocce semoventi e piccoli nevai, bisogna aggirare tutta la montagna per arrivare al Passo del Vannino 2720, per poi ridiscendere tra i sassi al lago Sruer. Il bel Lago Sruer 2330m, presenta colori magnifici, c'ero stato in inverno con le ciaspole, come da video di due anni fa, adesso merita una pausa merenda. Si scende ancora fino ad intercettare il sentiero, che sale dal rifugio Margaroli per il passo di Nefelgiù; rivedo il lago Vannino, che ho attraversato due volte con la neve, nel 2019 e nel 2020, e di cui ho un bel ricordo. Adesso si tratta di salire più di trecento metri per il passo, sono le cinque del pomeriggio, ma le gambe si comportano ancora bene e il fiato c'è, e quindi in quaranta minuti arrivo al valico di Nefelgiù 2587m. Sarà tutta discesa fino al lago Morasco, l'ultimo tratto su gippabile. Passo per l'Alpe Nefelgiù, dove a fine settembre gli appassionati naturalisti salgono a sentire il bramito del cervo. Undici ore e quindici per il giro ad anello, il dislivello è più di 1700m, tanta la felicità per la giornata trascorsa ad ammirare la bellezza della natura. Va beh mi aspettano un paio di ore di macchina, per tornare a casa, ma era un'escursione da fare in giornata. Riale, Alta Val Formazza, 9 Agosto 2022.

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