BOCCHIGLIERO - Calabria
Arroccato sui monti della Sila Greca, a circa 870 m.s.l.m. si trova l’antico paese di Bocchigliero. Le sue origini sono incerte, diverse ipotesi riportano al sito di un’antica città degli Enotri, o dalla unione di più casali preesistenti sul territorio che si unirono per motivi difensivi, o fondata dai Romani durante la seconda guerra punica sulle rovine di una cittadella fortificata dei Bruzi. Anche il significato del nome è incerto: costruttori di botti (Bottigliero), da allevatori di buoi (BouKoleros) o dal nome che assegnarono coloni romani "Bocchilierus", cioè paese abitato dai pastori. Vicoli stretti, case basse e addossate per favorire la difesa contro i nemici, conservano la struttura tipica degli abitati medievali, anche se moderno e il non finito calabro fanno l’occhialino da qualche parte. Bocchigliero, come gran parte dei paesi della Calabria, ha una storia legata all'emigrazione di massa per ragioni di lavoro, nei primi anni del '900 verso l’America e negli anni '60 verso nord Italia, Francia, Germania, Svizzera, Belgio, motivo di inevitabile spopolamento. Dagli oltre 4000 abitanti degli anni ‘60 si è passati a circa 1200 attuali. Il legame con le proprie origini dei tanti “bocchiglieresi” sparsi del mondo è rimasto molto forte. Nei mesi estivi si danno appuntamento lungo le vie per incontrarsi e raccontarsi. Non mancano le emozioni durante le feste previste nel ricco calendario estivo agostano, che comprende anche quella dedicata al Santo patrono “San Rocco”, che per tradizione si festeggia il 21 Agosto e non il 16. Nel 1837 il morbo del colera colpì il paese e gli abitanti si raccomandarono a San Rocco; le cronache documentano che dal 21 agosto di quell’anno non si registrarono più decessi, motivazione della ricorrenza il 21 per i locali. Dopo aver camminato nei boschi della “Riserva Naturale Biogenetica Macchia della Giumenta-San Salvatore” popolata in gran parte da vetusti pini larici silani, decidiamo di fermarci in una struttura presente nella parte alta di Bocchigliero, a circa 1000 m.s.l.m. “Calorosa” accoglienza per sentirci da subito come a casa. Un giro tra scalette, viuzze, vicoli, portali edificati dalle abili mani degli artigiani della pietra, la torre campanaria, piazzette colorate con murales e la chiesa più antica dedicata a San Francesco di Paola (sec. IX-X), nel Rione Destra, che custodisce un pregevole altare ligneo barocco intagliato e dorato del 1686 con statua dal santo patrono della Calabria. Ampie terrazze panoramiche regalano suggestivi scorci sulle verdi montagne dei monti Basilicò e Paladino, la vallata del fiume Laurenzana, il mare Ionio e le affascinanti conformazioni rocciose “Mazza del Diavolo”, di queste vi racconterò prossimamente. E quando il sole inizia a nascondersi tra le antiche case, è bello accomodarsi nella storica Piazza del Popolo dove si erge la Parrocchiale dedicata all’Assunta, fondata nel 1605 con un portale in pietra del sec. XVII e il campanile merlato con cuspide, per gustare un’ottima granita (limone, fragola e menta) in compagnia dei cordiali abitanti. Basta poco per fraternizzare e diventare “bocchiglierese”.
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