Gianni Boncompagni compie 80 anni: "La tv? Roba da vecchi"

Buon compleanno al re della leggerezza televisiva. Se non fosse che in questi giorni glielo hanno ricordato i giornalisti, Gianni Boncompagni neanche ci avrebbe fatto caso. Ma oggi il guru della televisione italiana di anni ne compie ottanta, e li festeggerà nella sua terrazza, con 70 amici, vestito da papa: forse per sdrammatizzare l'evento ("in fondo il papa è stato eletto a 82 anni"), forse anche per non smentire se stesso ("Lavoro? Non ho mai lavorato, mi sono sempre divertito").


Oggi Boncompagni è un ragazzo appassionato di tecnologia: naviga ovunque (alla fine di questa intervista ha chiesto se il video sarebbe andato anche su YouTube), passeggia per Google street, comunica solo con l'iPhone. E su quel "totem" familiare che lo ha fatto grande e che lui ha fatto grande, la televisione, ci passa "pochissimo tempo": guarda programmi politici ("Santoro, Gad Lerner") e lo sport. Tutto il resto -- ne cita due a caso: il Grande Fratello e Amici -- gli fa "schifo": "Sono rimasto sempre scioccato dalla volgarità profonda e spaventosa, chi ha fatto questi programmi ha commesso un grande errore, faranno ascolto ma non ha reso granché ai berlusconiani. questi programmi sono proprio il peggio del peggio". Alla fine si sottopone a un intimistico questionario di Proust, e rivela che...

a cura di Maddalena Loy riprese e montaggio Stefano Cipullo

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