Pubblicità di motorini anni 50 60 70. Vespe e Lambrette

Описание к видео Pubblicità di motorini anni 50 60 70. Vespe e Lambrette

Video con le pubblicità anni 50 60 70 di Vespe e Lambrette
Ben presto sono diventate simbolo di libertà e di indipendenza, affermandosi come vere protagoniste del cambiamento, principali interpreti della dinamica del costume, dell’estetica, del linguaggio, della moda e della mentalità di uomini e donne, adulti e giovani.
Pur con storie contrapposte, Vespa e Lambretta hanno avuto un comune denominatore: la capacità di imporre lo stile italiano anche con le due ruote.
Classico esempio della fabbricazione italiana di motocicli del dopoguerra (entrambe il risultato di produzioni di tipo artigianale), Vespa e Lambretta si sono celermente evolute sulla spinta delle richieste dei moto amatori, non solo italiani. Progettati per essere dei mezzi di trasporto affidabili ed economici, questi scooter si sono da subito sfidati per guadagnare parti del nascente e consistente mercato post-bellico dei motocicli, tra scooter e moto.
Nella collezione esposta anche questo modello di Lambretta con sidecar "standard" per scooter, prodotto dal 1955 con ruote da 10''
Nella collezione esposta anche questo modello di Lambretta con sidecar "standard" per scooter, prodotto dal 1955 con ruote da 10''
Diverse fonti accreditano la Vespa quale mezzo generalmente scelto da un pubblico più "borghese" ed esigente, in quanto più curata nei dettagli estetici, mentre la Lambretta (così chiamata per la vicinanza dello stabilimento Innocenti al fiume Lambro) ha subito nei decenni profondi aggiornamenti tecnici ed estetici, con innovazioni tali da trasformare anche il gusto e il gradimento degli italiani, conquistando e ispirando anche altri concorrenti su scala mondiale.
"Vespisti" o "Lambrettisti", questo derby italiano continua ancora oggi, senza distinzione di età, genere o ceto sociale.
Descrizioni: Ivo Cabiddu

GLI STILI
La Lambretta, «un disegno - ha scritto Edmondo Berselli - che sembra un piccolo Beaubourg motociclistico», nasce, a Milano, nella fabbrica Innocenti nell'ottobre del 1947, un milione di esemplari nei primi dieci anni. Vicino allo stabilimento c'è il Lambro e il fiume ispira la scelta del nome del nuovo ciclomotore. Un prezzo non proprio abbordabile per quei tempi: 156 mila lire (lo stipendio medio di un operaio era di ventimila lire). La vespa di Enrico Piaggio e del progettista Corradino D'Ascanio, è uno scooter di un anno più giovane rispetto alla rivale. Il prezzo della prima serie è di 61 mila lire. Il cinema contribuisce ad amplificare la sua fama: Gregory Peck e Audrey Hepburn, nel film “Vacanze romane” del 1953, vanno in giro per la Capitale proprio sul sellino della moto prodotta dalla Piaggio. Nanni Moretti, molti anni più tardi, farà la stessa scelta: con la sua Vespa 125 blu arriva nella spiaggia di Ostia, dove è stato ucciso Pier Paolo Pasolini, dopo aver attraversato i quartieri di Roma. Il regista ha poi donato quella vespa al Museo nazionale del Cinema. Vespa, che in una versione molto in voga alcuni anni fa è diventata anche Vespino, e Lambretta sono oggetti di fede, storie contrapposte con un comune denominatore: lo stile italiano che è riuscito imporsi anche con le due ruote.
Descrizioni: Massimiliano Rais
#vespa #lambretta #pubblicitadiunavolta #pubblicitàvintage #pubblicita

Комментарии

Информация по комментариям в разработке