Le campane di Bologna - Basilica Patriarcale di S.Domenico

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Bologna - Piazza S.Domenico - Basilica Patriarcale di S.Domenico da Guzman

5 campane in Mib3 intonate in sesta maggiore e quarto maggiore:
Mib3 -50/100 = Antonio e Pietro Francesco Censori di Bologna, 1603
Lab3 -20/100 = Giacomo Antonio Bonettini di Bologna, 1707
Sib3 +4/100 = Antonio e Pietro Francesco Censori di Bologna, 1615
Do4 -15/100 = Clemente Brighenti di Bologna, 1857
Mib4 +18/100 = Domenico Fantuzzi di Bologna, 1782

Quando il Frate Domenico giunse a Bologna nel 1218 si stabilì insieme ai suoi monaci nel convento della chiesa di Santa Maria della Purificazione, detta della Mascarella (allora posta fuori le mura cittadine). Dato lo spazio molto ridotto del convento, Domenico e i monaci si trasferirono definitivamente nel convento di S.Nicolò delle Vigne dove il 6 agosto del 1221 Domenico morì e vi fu sepolto. A partire dal 1228 la chiesa fu ingrandita con demolizione dell'abside ed ampliamento della navata preesistenti. I lavori terminarono nel 1240 con l'edificazione di una sobria fronte romanica. La Basilica fu consacrata da Papa Innocenzo IV il 17 ottobre 1251, esibendo con l'occasione il celebre crocifisso di Giunta Pisano (1250 ca.) conservato ancora in basilica. Tra il 1219 ed il 1243, il piccolo convento fu trasformato in un grande complesso conventuale. Durante i lavori di costruzione della Basilica, nel 1233 i resti del Santo furono collocati in una cassa di cipresso a sua volta racchiuso in un semplice sarcofago marmoreo e collocati dietro l'altare di una cappella laterale della navata destra (dove ora sorge la seicentesca Cappella di San Domenico). Nel 1267 i suoi resti furono posti in un monumento più insigne decorato ad opera di Nicola Pisano e dei suoi allievi, l'Arca di S.Domenico (che venne poi modificata da Niccolò da Bari, Michelangelo Buonarroti, Alfonso Lombardi e Jean-Baptiste Boudard). Nel 1728-1732 Carlo Francesco Dotti conferì all'interno della chiesa l'aspetto barocco attuale. Nel maggio del 1884 papa Leone XIII la elevò alla dignità di Basilica Minore. Il massiccio campanile, di cui la base risale alla seconda metà del '200 mentre la costruzione del resto della torre si colloca tra la fine del '300 e gli inizi del '400, contiene all'interno della cella campanaria 5 grandi campane, da annoverare tra i colossi bronzei della città felsinea. Esse, montate su un massiccio castello ligneo settecentesco, sono opera di differenti fusioni: La Grossa e la Mezzanella furono realizzate, rispettivamente nel 1603 e 1615, dai fonditori Antonio e Pietro Francesco Censori; la Mezzana è di Giacomo Antonio Bonettini, risale al 1707 e sostituisce una campana del 1524; la Piccola è di Clemente Brighenti del 1857 e la piccola del Maggiore è del Fantuzzi; quest'ultima (risalente al 1782) proviene dal fu celebre doppio della chiesa di S.Maria della Carità, scampata alla requisizione bellica e montata su questo campanile negli anni '50. La Grossa (ricordata dal Bonacini come segue: "di buon peso ma dalla voce che diremmo rameica e ben piagnona"), di nota Mib3-50, pesa 1520 kg ca. ed ha un diametro di 127,0 cm; essa riporta le seguenti iscrizioni: "+ XPS REX VENIT IN PACE VENITE ADOREMVS VICIT LEO DE TRIBV IVDA FVGITE PARTES ADVERSE - ANTONIVS CENSORIVS ET PETRVS FRANCISCVS EIVS FILIVS BONON. FECERVNT A·D · M·D·CIII". La Mezzana, di nota Lab3-20, pesa 600 kg ca. ed ha un diametro di 93,2 cm; essa riporta le seguenti iscrizioni: "+ SS. TRINIT B.V.M. ET D.P. DOMᶜᵒ LAUDO DEVM VERVM PLEBEM VOCO CON: :GREGO CLERVM DEFVNCTOS PLORO PESTEM FVGO FESTA DECORO . FVSA: MDXXIIII REFVSA MDCCVII IACOB ANTOᵛˢ BONETTINVS BONON: PROF. FEC:". La Mezzanella, di nota Sib3+4, pesa 430 kg ca. ed ha un diametro di 83,0 cm; essa riporta le seguenti iscrizioni: "IMPERET ET VINCAT CHRISTVS NOS PROTEGE ABHOSTE VIRGO + PARENS CHRISTI DOMINICVS Q, SIMVE - ANT. CENSORIVS ET PETR · FRANC · EIVS FILIVS BONON · FECERUNT · M · D · XV". La Piccola, di nota Do4-15, pesa 270 kg ca. ed ha un diametro di 75,5 cm; essa riporta le seguenti iscrizioni: "CLEMENS BRIGHENTI BONON FVDIT" - "SALVE REGINA MATER MISERICORDIE A.D. MDCCCLVII". La Piccola del Maggiore/Ottava, di nota Mib4+18, pesa 168 kg ed ha un diametro di 62,5 cm; essa riporta le seguenti iscrizioni: "+ S: DEVS S. FORTIS. S: IMMORTALIS. MISERERE. NOBIS." - "FVDIT DOMINICVS ELEPHANTVTIVS" - "F. FRANCISCVS LANDINI L.P. CONVENTVS S.M. CARITATIS BONONIE REFVSE REFVNDI RITE CURAVIT" - "R~MI P. IACOB GVIDOTTI ERE PMŪM FVSA ANN. 1690".

Suonate:
- 00:00 Scampanzata: Martellata di Chiesa
- 03:03 Doppio e Tirabasse con le 4 grosse: 6 Buttate, Scappata in Quarto, 2 d'Organo, 24 di S.Bartolomeo, Calata in Quarto e 12 Martellate tutto in Scala
- 10:43 Buttata e Scappata in Quarto, 2 d'Organo, 24 di S.Bartolomeo in Scala, Calata e Buttata finale in Quarto
- 15:43 Doppio e Tirabasse con 5 campane: Buttata e Scappata in Grado, 3 Fatte a Campanini e Mezze di S.Luca con l'Organo di S.Luca prima, in mezzo e dopo, Calata Grado, 2 Buttate e 12 di S.Luca in Scala

3/4 Agosto 2021

Buona visione :-)

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