Come migliorare l'attitudine casearia del latte con la selezione genetica

Ci ha spinti a proporvi questo focus la consapevolezza che buona parte della produzione italiana di latte viene utilizzata per fare formaggi di vario tipo e yogurt, per cui la selezione genetica delle bovine non può non prendere in considerazione questo fatto inequivocabile.

L’Italia produce poco meno di 13 milioni di tonnellate di latte vaccino di cui circa il 47% (6 milioni di tonnellate) viene trasformato in DOP, IGP e STG.

Tra latte italiano e una quota importata, si utilizzano altre 5,7 milioni di tonnellate di latte per fare formaggi non a denominazione e yogurt. La parte restante serve per fare latte da bere, il cui consumo è in continuo calo da anni.

Il nostro Paese è leader europeo nella produzione di formaggi DOP, IGP e STG, avendo, sui 326 di tutto il food, 56 tipi di IG che esprimono al consumo un volume d’affari di 8,6 miliardi di euro e che vengono esportati per ben il 41%.

E’ quindi evidente che la selezione genetica italiana deve avere come obiettivo primario l’incremento, sia percentuale che in quantità, delle caseine del latte, con una particolare attenzione alla K-caseina B.

ANAFIBJ ha messo a disposizione, ormai da qualche anno, per la frisona italiana l’indice ICS-PR, che permette un piano di selezione genetica mirata alla resa casearia del latte.

Per conoscere a fondo i fattori che influenzano l’attitudine casearia del latte bovino e cosa si può fare con la selezione genetica, abbiamo coinvolto Martino Cassandro, professore ordinario dell’Università di Padova nonché direttore generale di ANAFIBJ e direttore tecnico di FedANA, e Andrea Summer, professore ordinario e direttore del dipartimento di Scienze Medico Veterinarie dell’Università di Parma e Presidente dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte.

Ci piace anticipare che è altamente consigliabile dare priorità, nei piani d’accoppiamento della frisona italiana, all’ICS-PR e all’aumento del numero dei capi “genotipizzati” in stalla per accrescere e fissare il miglioramento genetico.