Lezioni di Chirurgia Maxillo Facciale: Le fratture del mascellare superiore di Le Fort

Le famose fratture del mascellare superiore di Le Fort sono solo alcune delle fratture che è possibile riscontrare a carico del mascellare superiore. Nella lezione per studenti in medicina, medici e specializzandi faccio una panoramica sulla clinica, la diagnosi ed il trattamento delle fratture del mascellare superiore.

Le fratture del mascellare superiore avvengono, generalmente, per traumi di importante intensità e con un vettore di forza che si sviluppa in senso anteroposteriore.
Il famoso Le Fort fu il primo a riconoscere l'esistenza dei pilastri di resistenza del mascellare superiore.
Scolasticamente individuiamo:
Il pilastro anteriore: dalla regione del canino alla parete laterale della fossa nasale, branca montante del mascellare sino al frontale
Il pilastro medio: dalla regione del primo molare alla all'apofisi piramidale del mascellare successivamente si dirige verso la parete laterale dell'orbita (sino al frontale) e lungo l'arco zigomatico
Il pilastro posteriore: dalla regione del secondo molare sino alla pterigoide

Utilizzando questi pilastri di resistenza è possibile individuare fratture orizzontali, verticali e miste del mascellare
Fratture orizzontali
Fratture tipo Le Fort I: la rima di frattura decorre dalla spina nasale anteriore sino al processo pterigoideo determinando una mobilizzazione del mascellare superiore
Fratture tipo Le Fort II: la rima di frattura si estende dalla sutura frontonasale, decorre poi in prossimità della sutura maxillo malare sino alle pterigoidi
Frattura tipo Le Fort III: dalla sutura frontonasale si estende lungo la parete mediale, pavimento e parete laterale dell'orbita, sutura frontomalare, temporozigomatica e termina sulla tuberosità del mascellare
Fratture verticali come la Lannelongue che parte dalla spina nasale anteriore sino alla spina nasale posteriore
Fratture miste ne esistono le tipologie più disparate sostanzialmente possono essere considerate come delle fratture alveolari alte

CLINICA DELLE FRATTURE DEL MASCELLARE
Dolore: presente costantemente alla palpazione
Epistassi: spesso presente anche se non costante
allungamento od appiattimento del volto a causa della mobilizzazione del mascellare o del terzo medio del volto
Malocclusione sintomo costante che rivela una alterazione della posizione del mascellare o di sue parti

DIAGNOSI
Mediante Tc del massiccio facciale e della mandibola

TRATTAMENTO CHIRURGICO
Dopo aver controllato la pervietà delle vie aeree ed arginato eventuali sanguinamenti nasali od orali si interviene nella classica esposizione, riduzione e contenzione mediante placche e viti in titanio


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