Oh, lonesome me!

Questa è una storia che dimostra con precisione cosa sia l'american dream.
Don Gibson fu costretto a lasciare la scuola a 13 anni per cominciare a portare un po' di soldi in casa, vista la situazione di grande indigenza della sua famiglia.
Al giovane Don però piaceva suonare la chitarra e cominciò a farsi conoscere formando le sue prime band e strimpellando in giro per i locali della zona, già negli anni '40. Finchè fu notato dall'orecchio esperto di uno dei più grandi produttori di Nashville, Chet Atkins che nel 1958 gli fece prontamente incidere un 45 giri con due suoi pezzi: su un lato la canzone di cui stiamo parlando e, sul retro, si fa per dire, visto che certo non è una canzoncina da lato B (ne esistono oltre 700 interpretazioni), I can't stop loving you. Come dire due dei più incredibili successi cosmici della storia della musica americana. Specialmente dopo che Ray Charles li incise entrambi, portandoli a vertici artistici e di successo mai visti prima.
Il nostro brano è disarmante per la sua semplicità melodica e armonica: tre accordi che più basici non si può e poche note al limite del monocorde.
Ma il testo parla di un'esperienza che più o meno tutti hanno avuto: essere lasciati dall'amata/o quando ancora si continua ad essere innamorati, provando così una insormontabile disperata sensazione di abbandono e solitudine.
La regola della musica country è "tre accordi e la verità" e qui siamo nel pieno di questa "filosofia".
Uno potrebbe argomentare che una simile canzoncina non può davvero interessare grandi cantanti: bene, si dà il caso che l'abbiano interpretata, oltre a Ray "THE GENIUS" Charles, scusate se è poco, personaggi del tipo di Johnny Cash, Van Morrison, gli Everly brothers (gli ispiratori di Simon & Garfunkel e dei Beatles) e Neil Young, solo per citarne alcuni.
Nel 1990 la band di country rock (ciòè piena di chitarre elettriche, mica quegli arrangiamenti ingenui e minimali della prima metà del secolo) riportarono questa "canzoncina" in cima alla Hit Parade, facendone il loro più grande successo.
Io sono andato a riscoprire la radice folk del pezzo, accompagnandolo col banjo. E con singhiozzo finale!