I Generi Comici | lezioni di comicità 1

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Generi di comicità
Ma quanti generi di comicità esistono? Svariati!
Ciao siamo Daniele e Graziana in arte Dandy Danno & Diva G, in questo canale parliamo della comicità, le tecniche e i suoi quesiti. Se ti interessa l’argomento e vuoi studiare anche tu con noi, vai sul nostro sito e segui i nostri webinar:
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Tutti abbiamo la capacità di ridere e chi dice di non avere il senso dell’humor si sbaglia. C’è solo bisogno di allenarlo e di conoscere.
Tipi di comicità:
Narrativo.
E' basato sul racconto di una vicenda che potrebbe essere vera del tutto o in parte, ma che viene appositamente arricchito da elementi comici, e che per questo si evolve in maniera inaspettata.

Fisico.
Qui giochiamo in casa! È il nostro genere è il più utilizzato dai comici muti come i clown. Si basa sulle espressioni facciali e su una serie di tecniche sull’uso del linguaggio del corpo.

Slapstick.
Forse questo è un termine che non conosci o che forse ha già sentito. Ma Slapstick è un genere comico che predilige le esagerazioni, reazioni anche assurde, tutto per far divertire il pubblico. Anche questo tipo di comicità è spesso usata dal clown. Il termine "slapstick" prende il nome da “Batacchio” che era uno strumento usato dai comici dell'Arte per simulare lo schiaffo.

Dark Humor.
Si basa su temi cupi, spesso tratta il tema della morte. Si tende a trovare situazioni comiche su argomenti anche angoscianti. Forse l’idea è di ridere su questi temi per renderli più leggeri?

Stand-up.
Questo è un genere che oggi impazza, consiste nell’esecuzione di un monologo o di un pezzo comico sul palco, raramente si usano oggetti, il ritmo è spesso incessante, ed è fondamentale per la buona riuscita!
Come pure il coinvolgimento del pubblico è d’obbligo,
perché lo si ha di fronte senza barriere e di solito è molto vicino. È un genere molto amato tra i più giovani.

Di situazione.
Nasce dalle situazioni quotidiane, da cui prendono spunto anche le belle commedie di situazione, un genere che in Italia è molto popolare, leggero e di puro intrattenimento.

Ironico.
È un tipo di comicità dove ciò che si dice o si fa in realtà è in discordanza con ciò che realmente dovrebbe succedere. Saper usare con maestria l’ironia è un’arte,
ma attenzione perché si potrebbe arrivare dritti dritti al sarcasmo, il che effettivamente non è sempre il massimo!

Auto ironico.
Qui è il comico stesso l’oggetto della risata, gioca sulle sue debolezze o sulle sue fobie.Ti ricorda qualcosa?
Ebbene si, hai ragione! È proprio la comicità del clown. Ma attenzione a non confondere l’autoironia comica con l’auto umiliazione. Nella prima c’è consapevolezza, nella seconda c’è necessità di approvazione costante! È diverso!!!

Satirico.
Qui andiamo su un campo molto particolare, si trattano temi legati alla condizione sociale, all’attualità politica.
Lo scopo è far ridere lasciando che il pubblico rifletta su temi che riguardano aspetti della società.

Parodia.
Ha a che fare con l’imitazione di un personaggio,
di un’opera drammatica o di un film horror. Il tutto portato all’eccesso!

Farsesco.
Si basa su situazioni improbabili, azioni esagerate e frenetiche. È un arte antica, molto popolare e anche molto diretta. Caratteristici sono i dialoghi tra personaggi
al limite della stravaganza! Con la farsa la risata grassa è assicurata!

Tragicomico.
Qui si mescola il tragico al comico, pensa a Forrest Gump, la storia ha dei tratti drammatici, dolorosi, ma anche comici. Questi due opposti se mescolati per bene danno un vero effetto esplosivo! Se ci pensi sono strettamente legati alla vita!

Improvvisazione comica.
Avremmo ancora tutto da imparare dai nostri grandi attori della commedia dell’arte. Dico nostri perché è risaputo che la commedia dell’arte è un’invenzione tutta italiana poi esportata in tutto il mondo. Ebbene, mi sento di dire che, la loro tecnica d’improvvisazione è la base che ciascun attore dovrebbe conoscere. Certo è chiaro quest’arte è scomparsa secoli fa, ma rimane un grande bagaglio di cui non se ne può fare a meno se si vuole fare comicità improvvisando!
Oggi la tecnica dell’improvvisazione è tornata di gran moda nei teatri, con un’altra veste. Non c’è niente di pianificato, nessuna sceneggiatura, bisogna solo saper usare abilità e grande senso dell’humor.

Sebbene non ridiamo tutti allo stesso modo o sulle stesse cose, è indiscutibile il fatto che la comicità è ovunque, è nel teatro, nel cinema, nella letteratura e c’è sempre stata e sempre ci sarà.

Cambiano i tempi, cambiano le dinamiche, ma ci sarà sempre un comico compreso o incompreso, famoso o sconosciuto, parlante o muto!
Perché l’uomo ne ha bisogno.

Migliorare il senso dell’humour serve un pò a tutti, serve per lavoro o per vedere meglio il lato divertente della vita.

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