Ducati DesertX 2022 TEST: come va, pro e contro della nuova maxienduro italiana!

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Abbiamo guidato in Sardegna la nuova maxienduro di Borgo Panigale, spinta dal motore V2 desmo raffreddato a liquido. La prima endurona Ducati con gomme tassellate da 21 e 18 pollici, come le vere fuoristrada. Dispone di 110 cavalli, pesa 223 kg col pieno e offre un'elettronica di altissimo livello (ben 6 mappe motore, TFT, cornering ABS, cruise control, quick shift) unita alla sostanza meccanica. Ci sono infatti telaio a traliccio in acciaio, forcellone in alluminio, cerchi a raggi tubeless, freni Brembo e sospensioni di qualità. La forcella Kayaba da 46 mm (230 mm di escursione) e il mono (220 mm di escursione) sono completamente regolabili.
Ci sono dettagli da fuoristrada furbi: le pedane del passeggero si possono togliere, la staffa dello scarico è imbullonata (e non saldata al telaietto), il telaietto stesso si può smontare. Ci sono poi i serbatoi posteriori da 8 litri optional e una solida piastra paramotore che si vincola al telaio (e non quindi al paracoppa, altra scelta intelligente per proteggere la meccanica).
Le finiture sono molto buone. Belli i comandi superiori, la strumentazione e le verniciature. Brutto invece il cavalletto laterale, un semplice tubo di ferro un po' troppo economico.
La DesertX appare da subito ospitale e leggera nella guida. Si avverte solo il serbatoio (21 litri) un pelo largo tra le ginocchia. Ma nella guida in piedi si sta alla perfezione. La protezione dall'aria è scarsa per i piloti alti. D'altra parte un cupolino alto darebbe fastidio in fuoristrada.
La sella non è regolabile ed è piuttosto alta (87 cm), ma ci sono anche versioni più basse e più alte (la rally). Di contro è molto comoda.
Nella guida la DesertX è una vera Ducati. Ha una ciclistica stabile, con poco beccheggio. Tra le curve entusiasma, assecondata da un motore esuberante dai 5 ai 9.000 giri e regolare ai bassi. Il cambio è rapido e preciso, ottimi i freni.
In fuoristrada la DesertX con le sue Pirelli Rally STR è una bella sorpresa. Accetta la guida veloce, da rally. E' stabile (anche grazie all'ammortizzatore di sterzo) e precisa sui dossi anche presi in velocità. Risulta invece piuttosto rigida sulle asperità prese a bassa velocità. Ti fa capire di essere in sella a una purosangue, soprattutto nel riding mode Rally. Ma in Enduro (con 75 cv al posto dei 110) torna ad essere facile e semplice da gestire. Vi consiglio di lasciare sempre inserito l'ABS sul davanti (c'è un tasto che permette di toglierlo integralmente, ma avrei visto più utile un tasto identico ma per il controllo di trazione). I consumi sono buoni. Si spazia dai quasi 21 km/l nel turismo ai circa 15 nel fuoristrada.
La DesertX era la novità attesa da Ducati nel mondo maxienduro. Abbiamo scoperto che ha parecchie frecce nel suo arco. Prima tra tutte il DNA Ducati, che è immediatamente riconoscibile anche declinato 21/18: grinta dal motore, voglia di curve dalla ciclistica!

PRO
Ciclistica agile in fuoristrada, stabile su asfalto. Motore V2. Dotazione elettronica
CONTRO
Protezione dall'aria. Serbatoio largo. Col serbatoio posteriore aggiuntivo non si possono montare le borse rigide. Cavalletto laterale economico

Maggiori info
Tester: Andrea Perfetti (185 cm, 85 kg)
Luogo: Gallura
Casco: Alpinestars SM8
Maschera Scott
Abbiglimento TUR (giacca, pantaloni e guanti)
Stivali ELEVEIT

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