L'ITALIA ANTIFASCISTA E LA DESTRA - Ascanio Celestini

L'ITALIA ANTIFASCISTA E LA DESTRA - Ascanio Celestini
diMartedì, La7 - 28 5 '24

Il 28 maggio del 1975 una bomba messa dai fascisti a Piazza della Loggia (Brescia) segna un cambiamento nella strategia golpista in Italia: dopo le altre stragi (quella del 12 dicembre 1969 a Milano, ma anche quella del 1º maggio 1947 a Portella della Ginestra) i fascisti si dichiarano. La colpa non è più attribuita a qualcun altro (anarchici, mafia...) perché colpiscono cittadini che stanno manifestando proprio contro le violenze neo-fasciste. Le indagini mostreranno che anche pezzi importanti dello Stato hanno contribuito a depistare, nascondere e non solo.
"Oggi la Repubblica Italiana è Brescia, è Piazza della Loggia, è questo teatro, con la presenza e il coinvolgimento di tante persone" dice il Presidente della Repubblica Mattarella il 28 maggio del 2024, ma il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, cresciuta nel MSI, partito dei cosiddetti "fascisti in democrazia" (cit. Almirante) si trova a più di 700 km di distanza per inaugurare un parco...

Questo è il segno della difficoltà che hanno gli esponenti della destra al governo quando devono dichiararsi chiaramente antifascisti.