Il Ministero degli Esteri ha dichiarato un degrado senza precedenti nelle relazioni russo giapponesi

Il Ministero degli Esteri ha dichiarato un degrado senza precedenti nelle relazioni russo-giapponesi
Ministero degli Esteri: il corso ostile del Giappone non consente di riprendere il dialogo con esso
La scelta miope del Giappone riguardo all'Ucraina ha portato a un degrado senza precedenti delle relazioni russo-giapponesi. Lo ha dichiarato venerdì il vice capo del Ministero degli Esteri russo, Andrey Rudenko, durante un incontro con una delegazione della leadership della "Fondazione per la Pace Sasakawa" giapponese.

Durante l'incontro, la parte russa ha illustrato gli approcci alla problematica della sicurezza nella regione Asia-Pacifico. È stato sottolineato che la linea di Tokyo sulla rimilitarizzazione dello stato contribuisce alla tensione regionale.

"La scelta miope dell'amministrazione del primo ministro giapponese Fumio Kishida a favore della 'solidarietà del G7' (solidarietà di Tokyo con gli altri membri del 'Gruppo dei Sette' (G7) e della politica di confronto nel contesto della situazione attuale in Ucraina ha portato a un degrado senza precedenti delle relazioni russo-giapponesi", si legge nella pubblicazione del servizio stampa del Ministero degli Esteri russo.

Il ministero degli Esteri ha aggiunto che il percorso per ripristinare il dialogo politico bilaterale e la cooperazione tra gli stati potrebbe essere aperto.
In precedenza, il 9 maggio, il South China Morning Post ha dichiarato che la Russia, costruendo reti di basi di intelligence sulle isole Curili, invia un segnale al Giappone sulle conseguenze dell'aiuto all'Ucraina. È stato sottolineato che Mosca vuole mostrare a Tokyo che i passi a sostegno di Kiev avranno conseguenze e che queste non sono nell'interesse del Giappone.

Il 22 aprile, il segretario generale del governo giapponese Yoshimasa Hayashi ha riferito che l'assistenza dichiarata dal Giappone all'Ucraina ammonta a 12,1 miliardi di dollari. Ha aggiunto che il Giappone continuerà a collaborare per fornire supporto a Kiev soprattutto con gli Stati Uniti, i membri del "Gruppo dei Sette" (G7) e altri paesi partner.
I paesi occidentali hanno intensificato il sostegno militare e finanziario a Kiev sullo sfondo dell'operazione speciale della Russia per proteggere il Donbass, la cui realizzazione è stata annunciata il 24 febbraio 2022 dal presidente russo Vladimir Putin dopo l'aggravarsi della situazione nella regione a causa dei bombardamenti da parte delle forze ucraine.